Diego Laxalt è passato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto in favore dei nerazzurri dall’Inter all’Empoli. Seconda esperienza in prestito dunque per il giovane uruguaiano dopo quella della scorsa stagione al Bologna, dove si mise in luce soprattutto per una doppietta nel “derby” con il Milan. Ecco come il collega Luca Sidoti della Gazzetta dello Sport descrive il colpo di calciomercato dal punto di vista della società toscana: “Ha fatto vedere buone cose la scorsa stagione a Bologna e può giocare sia come esterno offensivo a sinistra, sia come trequartista”. Sidoti definisce poi Laxalt come un elemento che potrebbe risultare decisivo “per assicurare imprevedibilità alla fase offensiva azzurra, che potrebbe ricevere giovamento dalla fantasia del giovane, già nazionale Under 20 dell’Uruguay”. L’auspicio anche dell’Inter è che la crescita di Laxalt possa proseguire nel migliore dei modi.
L’endorsment a Gary Medel arriva direttamente dal suo connazionale e compagno d’avventura al mondiale brasiliano Mauricio Pinilla, che contro il Brasile colpì una traversa a tempo praticamente scaduto: se quella palla fosse entrata – qualificando il Cile ai quarti di finale – sarebbe eroe nazionale. Queste le parole dell’attaccante ex Cagliari nel corso della sua presentazione al Genoa in merito all’arrivo di Medel all’Iner: “”Medel è un grande giocatore. Più giocatori cileni ci sono in Europa, meglio sarà per la nostra nazionale”.
, nuovo difensore dell’Inter, ha parlato ai microfoni del canale tematico nerazzurro Inter Channel, intervistato dal direttore Roberto Scarpini. Il giocatore serbo rivela le sue sensazioni dopo un mese dall’inizio della nuova avventura italiana: “Stiamo lavorando duramente. Sto cercando di adattarmi al nuovo modo di giocare, sin qui penso che sia andato tutto bene, a parte la sconfitta contro l’Eintracht in Germania”. Il colpo di calciomercato del presidente Erick Thohir, che lo ha preso a parametro zero svincolato dal Manchester United, si deve adattare alla difesa a tre, ma dichiara di non avere particolari problemi in proposito anche grazie al costante dialogo con un altro giocatore slavo come il portiere sloveno Samir Handanovic. Vidic ricorda anche il suo primo gol interista, segnato nell’amichevole con la Roma in America: “Io cerco sempre di attaccare il pallone, sono bravo nelle palle aeree e sto cercando di segnare più gol, forse ne avrei dovuti fare di più. Contro la Roma c’è stato un grande cross di Dodò e io ero al posto giusto; è stato un bel gol, ma come ho detto la cosa più importante nella pre-stagione è migliorare e lavorare duro. Spero che all’inizio della stagione saremo tutti al 100% e giocheremo un buon calcio, questa è la cosa più importante”. Nel mirino però c’è l’Europa League. Vidic non ha mai giocato in Islanda, ed è curioso di recarsi nel Paese dove d’estate il sole non tramonta mai: “Sarà una bella esperienza, ma la cosa più importante è ottenere un buon risultato per arrivare più rilassati al ritorno, e giocare bene”.