L’Inter sembra intenzionata a non traslocare da San Siro, puntando sullo stadio Giuseppe Meazza e sul suo ammodernamento. Una scelta che è stata attentamente analizzata da uno dei massimi esperti in materia economica nel campo calcistico, il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo. Attraverso i microfoni del sito di Gianluca Di Marzio, ha analizzato i rischi e i benefici di proseguire la propria permanenza a San Siro: «Ad oggi, il costo d’affitto di San Siro per le due squadre è di 4 milioni a testa, cifre notevolmente superiori a quelle delle altre squadre di Serie A. Arrivare all’ammodernamento di San Siro è fondamentale: in parte questo processo è già stato avviato, tanto è vero che ospiterà la finale di Champions League nel 2016, ma bisognerà rivedere completamente la struttura. Sia in termini di capienza, riducendola, sia sviluppando tutta l’area hospitality». Per i prossimi anni Inter e Milan continueranno a convivere nello stesso stadio: «La convivenza fra i due club? Potrebbe essere funzionale almeno nel medio-periodo, sfruttare al meglio lo stadio potrebbe garantire nell’immediato un ulteriore aumento dei ricavi. I progetti vanno in questa direzione: si deve decidere se continuare e per quanto continuare questa convivenza, chi resta e chi invece avvierà il processo di costruzione di un nuovo stadio». Secondo Bellinazzo l’Inter dovrebbe puntare sullo stadio di proprietà, anche se per un determinato periodo bisognerebbe sacrificare il rendimento in campo: «La legge di stabilità del 2014 ha previsto un iter accelerato e la possibilità di incentivare i privati negli investimenti in queste strutture: è un buon viatico per realizzare dei progetti importanti. E’ chiaro che le società italiane devono procedere a questo tipo di investimento, magari sacrificando per qualche stagione il proprio rendimento sul campo. L’esborso sarebbe importante, ma c’è un aspetto da non sottovalutare: i costi, o gran parte di essi, legati alla costruzione dei nuovi stadi, sono considerati virtuosi dalla UEFA e quindi non se ne tiene conto nell’applicazione del fair play finanziario. E’ un vantaggio contabile da sfruttare».
George Puscas è uno dei talenti della Primavera neroazzurra, in estate ha anche avuto discreto spazio con la maglia dell’Inter in alcune amichevoli precampionato. Il calciatore ha parlato oggi dagli studi di DigiSport Special: “Sto molto bene con la Primavera. Sto migliorando molto e lavoro per andare in prima squadra. Ho già parlato con Mazzarri l’anno passato e mi ha detto che se fossi stato serio il mio turno sarebbe arrivato. Per la mia crescita è stato determinante un provino che feci con l’Arsenal nel 2012. Quando è arrivata l’offerta dell’Inter parla con il mio agente e decidemmo insieme di andare a Milano. Ho prolungato il mio contratto fino al 2017 e spero di rimanere ancora a lungo. Da piccolo avevo i sogno di giocare in un top club europeo, lo sto realizzando“.
L’Inter ha iniziato la nuova stagione con il piede giusto. Al di la del doppio pareggio contro Torino e Palermo, il club meneghino è apparso molto convincente nelle uscite contro Sassuolo e Atalanta, mostrando una solidità difensiva e tanta qualità a centrocampo e in attacco. Secondo il patron Erick Thohir, i nerazzurri possono quindi competere con la Juventus, la vera squadra da battere: «Siamo passati da un ottavo a un quinto posto – confessa il tycoon indonesiano ai microfoni del quotidiano La Stampa – ma anche questa è una posizione che ci sta stretta. Dobbiamo fare qualcosa di più perché abbiamo un tecnico competente e una squadra competitiva fatta di 25 giocatori. E possono bastare. Juve? Non li abbiamo ancora affrontati e quindi diventa difficile dire se siamo alla loro altezza. Se guardiamo questo inizio di campionato direi che possiamo benissimo competere con loro. Ma il nostro obiettivo è migliorare il quinto posto, certo vincere lo scudetto non sarebbe poi male». Thohir fa chiarezza anche sul suo rapporto con Massimo Moratti (si è parlato di un po’ di crisi), e dell’eventuale arrivo in corso Vittorio Emanuele di nuovi azionisti: «Moratti ha la carica di presidente onorario, non mi sembra che ci siano dei problemi. Nuovi azionisti? Serve stabilità e quindi questo mi sembra un processo difficile perché bisogna avere delle visioni comuni. Diverso invece se parliamo di sinergie, stiamo lavorando con i DcUnited per creare un’accademia di calcio d’élite».