Inter-Torino, incontro interessante domenica alle 15.00 a Milano tra due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano. Si affronteranno i nerazzurri di Roberto Mancini che hanno 26 punti in classifica e i granata di Giampiero Ventura che ne hanno 22. L’Inter viene dal pareggio per 0-0 ad Empoli e dal successo negli ottavi di finale di Coppa Italia per 2-0 con la Sampdoria, il Torino dalla vittoria per 3-2 a Cesena che ha dato tre punti molto pesanti per allontanare le zone critiche della classifica. Per l’Inter l’obiettivo di inseguire il terzo posto e la zona Champions League, per il Torino l’obiettivo salvezza da raggiungere al più presto. Per presentare questo match abbiamo sentito il doppio ex Marco Ferrante. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Che partita sarà? L’Inter deve continuare a migliorare. La prima parte di stagione non è stata buona, anche se l’arrivo di Mancini sta aiutando. Il Torino, al di là del successo di Cesena, dovrà uscire da un periodo difficile in cui non ha fatto grandissime cose.

L’ottima qualificazione con la Sampdoria darà morale all’Inter? Sì, anche se l’Inter è stata avvantaggiata dalle espulsioni della Sampdoria. Si sta comunque sta vedendo il lavoro di Mancini, la speranza è che la squadra nerazzurra possa diventare ostica per tutti come la Juventus e la Roma. Vedremo poi cosa farà il Napoli, che alterna prestazioni molto positive ad altre molto negative.



Sembra proprio che il trio Podolski-Shaqiri-Icardi abbia già dato i suoi risultati… Sì, si è visto che insieme potranno fare grandi cose, senza dimenticare Kovacic.

Hernanes troverà quindi meno spazio? Attualmente vedo più complesso il suo utilizzo vista la varietà di scelta tra i calciatori da mandare in campo. Sicuramente Mancini troverà il modo di farlo giocare, Hernanes dovrà però fare il salto di qualità che lo porti ad essere un grande giocatore.

Torino più coperto o con un atteggiamento offensivo a Milano? Credo che, secondo la filosofia calcistica di Ventura, il Torino giocherà coperto e con un grande possesso palla, pronto a colpire in contropiede.



Il Torino fa fatica a segnare: con Maxi Lopez potrebbe aver risolto i suoi problemi? Non ne sono tanto convinto. Il problema del Toro è che costruisce tanto ma finalizza poco, anche per il grande dispendio di energie della squadra a cui partecipano anche le punte. Devo poi rilevare che Quagliarella e Maxi Lopez sono attaccanti statici a differenza di Immobile e Cerci, che non davano un punto di riferimento alle formazioni avversarie.

Le ultime prestazioni di Padelli potrebbero aver cambiato le gerarchie in porta? Ventura preferisce Gillet, rispecchia più la sua idea per cui un portiere deve giocare molto bene con i piedi. Certo l’alternanza non è mai la cosa ideale per i numeri uno…

Il suo pronostico? Mi auguro che venga fuori un pareggio anche se sulla carta sarà favorita l’Inter. Il Torino comunque ha bisogno di dare continuità al suo rendimento e darà il massimo. (Franco Vittadini)