Deluso per una sconfitta immeritata contro la sua ex Sampdoria, ecco il commento di Roberto Mancini sull’ennesima partita storta dell’Inter: “Non è stato un grande mese, ma stasera (ieri, ndR) la squadra ha giocato: meritava di vincere, ma abbiamo perso. Dobbiamo continuare a giocare come stasera sperando che anche un po’ di sorte sia dalla nostra parte. Niente Europa? Mancano dieci partite, non è che non si possa più far niente. A parte le difficoltà che ci sono, se vado a vedere le partite che abbiamo perso, ne meritavamo di perdere poche. Ci sono dei momenti nel calcio in cui le cose vanno tutte storte. Quella di stasera è una partita assurda, non saprei nemmeno come commentarla. Io non rivendico niente, accetto tutte le critiche, sono abbastanza forte per sopportarle, non è questo il problema: credo che i progetti non durino tre mesi e mezzo o quattro mesi. Questa squadra negli ultimi anni è arrivata sesta, ci vuole un po’ più di tempo. Mi spiace solo perché credo che l’Inter meritasse molto di più, non solo oggi, ma globalmente nel campionato. Ma non bisogna abbattersi”.



La Sampdoria supera per 1-0 l’Inter a Marassi e lancia la sua offensiva per la zona Champions League. Grazie alla vittoria odierna, decisa da una punizione di Eder, i doriani scavalcano il Napoli in classifica portandosi a soli 4 punti dalla Lazio terza in classifica. Nel prossimo turno i blucerchiati affronteranno la Fiorentina al Franchi mentre l’Inter ospiterà il Parma.  Sinisa Mihajlovic e Roberto Mancini sfidano il loro passato schierando le proprie squadre con due moduli diversi. Mentre il tecnico doriano conferma il 4-3-3 vincente una settimana fa a Roma, Mancini opta per il 4-3-1-2. Pali blucerchiati difesi da Viviano. Di fronte a lui si dispongono De Silvestri, Silvestre, Romagnoli e Regini. Settore mediano occupato da Soriano, Palombo e Acquah mentre il trio offensivo è composto da Eder, Muriel ed Eto’o. L’Inter risponde con Handanovic in porta, difesa a 4 composta da D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic e Juan Jesus, mentre a centrocampo Mancini sceglie Guarin, Medel e Brozovic. Shaqiri tra le linee pronto invece a supportare la coppia Icardi-Podolski. Arbitra il signor Valeri di Roma. L’inizio del match propone subito ritmi elevati. Shaqiri ed Eder cercano di rendere la manovra delle rispettive squadre sempre più dinamica. Dopo una serie di ribaltamenti di fronte la Samp sembra trovare gli spazi giusti per ferire. Eder con un tocco sotto lancia Muriel in area. Il colombiano aggancia meravigliosamente mandando a casa Ranocchia. Poi, l’attaccante calcia con troppa forza non riuscendo a inquadrare lo specchio. I doriani ci riprovano poco dopo con un’ottima combinazione tra Eto’o ed Eder che porta al tiro l’italo-brasiliano. Conclusione potente che sfiora la parte superiore della traversa. L’Inter non accetta il ruolo difensivo proponendosi con continuità. La scarsa attitudine al sacrificio di Eto’o rischia di provocare danni all’attenta fase difensiva proposta dalla retroguardia blucerchiata, ma Regini e compagni contengono bene le offensive avversarie. Icardi alla mezzora si libera di ogni marcatura con un movimento intelligente che lo porta a ricevere palla in area. L’argentino opta per un tiro-cross mandando su tutte le furie Mancini. Il contropiede seguente aziona Muriel. Il colombiano semina il panico sulla fascia giungendo fino al limite dell’area. Ranocchia ancora una volta non riesce a contenerlo e l’attaccante rischia di segnare un gol da cineteca. La sua conclusione termina invece alta sopra la traversa. Nel finale di tempo Icardi prova a farsi perdonare con un mancino a giro ben eseguito, ma impreciso. L’Inter parte forte cercando subito il gol. Icardi riceve palla sulla sinistra, si accentra e di piattone cerca l’angolo più lontano incontrando però la traversa. I nerazzurri non mollano l’acceleratore riproponendosi poco dopo con Guarin. Il colombiano fa esplodere un rasoterra violento deviato in angolo da Viviano. Mihajlovic, viste le difficoltà dei suoi uomini, corre subito ai ripari inserendo Obiang per Acquah. L’assalto interista, però, non conosce tregua. Shaqiri al 55esimo sfonda per vie centrali e sfiora il gol con un destro a giro che lambisce il palo. Pochi attimi dopo è Icardi a sbagliare. L’attaccante raccoglie un ottimo suggerimento di Guarin dalla destra ma di testa spedisce la palla alta. La Sampdoria prova a rialzarsi riuscendo a guadagnare metri importanti. Al 65esimo la Sampdoria passa clamorosamente in vantaggio. Soriano viene messo giù sulla tre quarti guadagnando un calcio di punizione interessante. Sul punto di battuta Eto’o e Palombo apparecchiano per Eder che di destro fa esplodere un missile che sorprende Handanovic. L’Inter subisce il contraccolpo per il gol subito e la Samp prova ad approfittarne. Eder dalla stessa posizione di qualche minuto prima ci riprova sfruttando un calcio di punizione. Questa volta la traiettoria gira sul primo palo ingannando Handanovic che immobile non può far altro che osservare la palla uscire sul fondo. Al 74esimo i doriani sfiorano ancora il raddoppio. Il contropiede blucerchiato proietta Eto’o sulla tre quarti. Tunnel ai danni di Medel e servizio per Muriel che di prima cerca Obiang in area. Tiro a botta sicura murato da Ranocchia. Nel finale Mancini rischia il tutto per tutto inserendo Palacio per Brozovic e il giovane Camara per Podolski. L’unica occasione creata negli ultimi minuti dall’Inter arriva in pieno recupero. Al 93esimo Guarin lancia verso Icardi che spizzica con l’esterno del piede. Tocco malandrino che però non inganna Viviano, molto bravo a rispondere in tuffo. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)



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