L’Inter batte per 2-1 la Lazio all’Olimpico e si ricandida per un posto nell’Europa League del prossimo anno. Decide la doppietta di Hernanes che risponde al gol in apertura di Candreva. E’ stato un match in discesa per l’Inter che dopo l’avvio negativo ha potuto beneficare della superiorità numerica dopo l’espulsione di Mauricio al 24°. La Lazio è rimasta addirittura in 9 uomini nella ripresa dopo il rosso rifilato a Marchetti per un fallo su Icardi al 61’ minuto.
Il dato sul possesso palla indica come l’Inter ha sfruttato la superiorità numerica in campo, 65% per la squadra di Mancini, rispetto al 35% dei padroni di casa. Il totale dei tiri è a favore della squadra vincitrice, che ha concluso 15 volte, centrando in 8 occasioni lo specchio della porta avversaria. Sulle 11 conclusioni totali tentate dalla Lazio, la squadra di Pioli è riuscita ad impegnare Handanovic per 6 volte. Antonio Candreva e i nerazzurri Hernanes e Lukas Podolski si sono messi in mostra con le loro 4 conclusioni totali. La Beneamata ha giocato molti più palloni rispetto agli avversari, 728 contro 291 e hanno chiuso con una supremazia territoriale di 16’,15’’ contro i 6’,10’’ della Lazio. Gary Medel e Kovacic si sono fatti notare in mezzo al campo con i loro rispettivi 82 e 79 passaggi riusciti. Una leggera differenza si legge anche nel dato percentuale riguardante la protezione della propria area. L’Inter si è difesa bene e ha chiuso con una percentuale del 53.1% contro il 44.3% dei capitolini. L’Inter grazie a questa vittoria raggiunge il settimo posto e si porta a -3 punti dalla Fiorentina, quinta in classifica. La Lazio spreca una buona occasione per superare la Roma in classifica e resta in terza posizione con 63 punti conquistati in 35 partite.
Curiose le parole del match-winner ed ex della partita, il brasiliano Hernanes, che ai microfoni di Sky Sport ha svelato la dedica per la doppietta: “Dopo il primo gol ho esultato con una capriola, è stata la più triste che abbia mai fatto ma l’ho fatto per Lotito. Qualche mese fa io non giocavo e lui aveva detto che aveva fatto un affare a vendermi, perché non giocavo; questo mi ha ferito, a volte quando si sta bene si parla un pò di più ma bisogna sempre avere rispetto“. Il Profeta ha anche speso una considerazione tattica: “Mi sento più forte soprattutto dal punto di vista fisico. Poi ho deciso che sono un trequartista, le mie idee sono ben chiare. Giocando in quel ruolo posso rendere di più. Queste due cose mi fanno sentire più a mio agio“. (Paolo Zaza)
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