L’Inter conclude il campionato della Serie A 2014-15 una roboante vittoria per 4-3 contro l’Empoli di Sarri.  Nel primo tempo ci sono pochissime emozioni e la partita resta bloccata sullo 0-0. Nella ripresa l’Inter sale in cattedra e segna al 49′ con Palacio. Dopo 4 minuti la squadra di Mancini raddoppia con Icardi. La partita sembra essere indirizzata verso un successo scontato dei nerazzurri, ma l’Empoli non molla e prima al 59′ con Mchelidze e poi al 62′ con Pucciarelli confeziona due gol che valgono il ritorno alla parità nel risultato. al 70′ e al 77′ l’Inter segna ancora con Brozovic, primo gol in maglia nerazzurra e ancora con Icardi, che raggiunge quota 22 gol in Serie A e aggancia Luca Toni in cima alla classifica dei capocannonieri della Serie A. Nel finale Mchelidze con un bel gol firma il definitivo 4-3. L’Inter con questa vittoria chiude un pessimo campionato all’ottavo posto con 55 punti conquistati in 38 partite, mentre l’Empoli si ferma in 15^ posizione a quota 42 punti.



Primo tempo noioso e con poche emozioni. Nella ripresa la musica cambia e i disastri difensivi da entrambe le parti permettono alle due squadre di dar vita alla fiera del gol. Nel primo tempo spinge parecchio sull’acceleratore, ma non riesce a sbloccare il match. Nella ripresa entra in campo con il coltello fra i denti e riesce a creare numerose occasioni da gol con cui si aggiudicherà la partita. La difesa non infonde mai sicurezza alla squadra. Gioca un primo tempo opaco in cui si concentra maggiormente in fase difensiva. Nella ripresa sotto di due gol riesce  a riportare il risultato in parità e ha le occasioni per poter andare anche a vincere la partita,ma gli insoliti errori difensivi costano la sconfitta. Dirige bene la gara senza sbavature.



La gara della 38^ giornata fra Inter e Empoli chiude il suo primo tempo a reti bianche sul risultato parziale di 0-0. Mancini si aspetta una risposta d’orgoglio da parte dei suoi ragazzi nell’ultima partita della stagione dopo le due sconfitte consecutive contro Juventus e Genoa. L’allenatore marchigiano per la sfida contro l’Empoli sceglie il 4-3-1-2, ma con qualche novità in formazione. In porta gioca Handanovic. Difesa a 4 composta sulle fasce da Nagatomo e Juan Jesus, mentre al centro capitan Ranocchia viene affiancato da Felipe. A centrocampo Medel gioca come play, affiancato dalla coppia croata Kovacic-Brozovic.



In attacco confermato il tandem Icardi-Palacio, supportati alle spalle dal trequartista Hernanes. Per l’Empoli una vittoria questa sera sarebbe una ciliegina sulla torta, dopo la splendida annata che ha visto chiudere la squadra di Sarri al 15° posto in classifica.  Gli azzurri si schierano in campo con un modulo a specchio rispetto agli avversari. In porta gioca Bassi. La difesa a quattro è composta da Hysaj, Laurini, Barba e Rugani. A centrocampo spazio al trio formato da Valdifiori, Vecino e Croce, mentre in attacco spazio a Mchelidze e Pucciarelli, con l’ex milanista Saponara in azione sulla trequarti. Arbitra il sig. Damato. Risultato bloccato a San Siro alla fine dei primi 45′ di gioco. I tifosi presenti sugli spalti non stanno assistendo finora a un grande spettacolo, complici i numerosi errori da parte di entrambe le formazioni. La partita comincia con un po’ di ritardo dall’orario prestabilito. Nei primi minuti la partita si gioca soprattutto a centrocampo e non si registrano occasioni da gol. I padroni di casa provano a far male con i cross dalle fasce, ma la difesa dell’Empoli si fa trovare ben preparata e respinge i traversoni pericolosi dei nerazzurri. Al 20′ Felipe si ferma per un problema fisico dopo un contrasto con Mchelidze. Al suo posto Mancini getta nella mischia Santon. L’Inter comincia a calciare da fuori area, ma prima Nagatomo e poi Brozovic non spaventano l’esperto portiere Bassi dell’Empoli. Proprio l’estremo difensore azzurro al 33° è chiamato a compiere due interventi, prima su un tiro di Santon da posizione defilata e poi su Icardi che riceve un pallone in area in modo fortunoso e lascia partire il destro, ma Bassi gli nega il gol respingendo il suo tentativo con i piedi. Al 38′ il portiere dell’Empoli si ripete. Palacio riceve palla in profondità e conclude all’interno dell’area di rigore, ma Bassi in tuffo respinge il suo tiro. Pochi minuti anche Saponara è costretto ad abbandonare il campo e lascia il suo posto a Verdi. Nel finale Palacio ha una chance per segnare di testa, ma viene preso contro tempo dal cross di Brozovic e manca il bersaglio. PALACIO 6 ICARDI 5,5 LAURINI 6,5 MCHELIDZE 5

(Paolo Zaza)

HANDANOVIC 6,5: Si destreggia con numerosi interventi miracolosi, ma sui tre gol non può nulla.

NAGATOMO 6: Prestazione sufficiente al di là di qualche errore di troppo in difesa.

RANOCCHIA 5: E’ insicuro e sbaglia parecchi disimpegni lungo tutto il corso della partita. Nella ripresa cala vistosamente insieme al suo reparto.

FELIPE S.V.: E’ sfortunatissimo ed è costretto ad uscire dopo 20 minuti per un problema fisico.

DAL 20′ SANTON 5: Dalle sue parti l’Empoli riesce sempre a sfondare.

JUAN JESUS 6: Nei momenti di difficoltà non è di certo il giocatore che risolve le cose, ma nonostante ciò gioca una partita sufficiente.

MEDEL 5,5: Svolge il suo compitino in fase di impostazione e non incide. Prova più volte la conclusione personale, ma con scarsi risultati.

KOVACIC 6,5: Dai suoi piedi nascono i primi due gol dell’Inter. Gioca molto bene e gli manca solo il gol. 

DALL’ 83° PODOLSKI: S.V.

BROZOVIC 6,5: Nel primo tempo è molto propositivo e nonostante qualche errore gioca una buoan partita. Replica la sua prestazione nella ripresa e riesce a firmare il suo primo gol con la maglia dell’Inter.

HERNANES 6: Non è una delle sue giornate migliori visti i molti errori commessi in zona gol. Riesce comunque a confezionare un assist per il quarto gol nerazzurro.

PALACIO 7: Gioca un’ottima partita e duetta alla perfezione con Icardi. Dopo il gol segnato si concentra perlopiù sul creare occasioni per il compagno di reparto argentino.

DALL’89’ DI MARCO: S.V.

ICARDI 8: Ci prova in tutti i modi e a fine serata con una doppietta vince il titolo di capocannoniere della Serie A, condiviso con l’eterno Luca Toni. 

ALL. MANCINI 6: La prestazione della sua squadra lascia un grande punto interrogativo per il futuro. Attacco spaziale, ma difesa non all’altezza della situazione. Il prossimo anno non può più sbagliare.

BASSI 6: Compie numerosi interventi da applausi, ma deve raccogliere per 4 volte la palla dalla propria porta.

HYSAJ 6: Nella ripresa cala vistosamente e soffre moltissimo le incursioni avversarie dalle sue parti.

BARBA 5: Nel primo tempo gioca una partita sufficiente in cui non concede praticamente nulla agli avversari. Nella ripresa non riesce ad essere all’altezza della gara e Sarri lo sostituisce.

DAL 68′ TONELLI 5,5: Non riesce a migliorare le cose in difesa.

RUGANI 5,5: La difesa dell’Empoli nella ripresa non gira e anche lui non raggiunge la sufficienza.

LAURINI 6: Nel primo tempo il difensore francese è autore di una buona partita. Nella ripresa è costretto a lasciare il campo per un problema fisico.

DAL 52′ MARIO RUI 6: In difesa lascia troppo spazio agli avversari, ma in attacco riesce a sfruttare la pessima giornata di Santon a suo favore.

CROCE 6: E’ il giocatore con più qualità in mezzo al campo. Lotta tantissimo e insiste molto in fase offensiva, come in occasione del primo gol. 

VALDIFIORI 5,5: Sbaglia parecchie cose a centrocampo e gioca una partita opaca.

SAPONARA 6: Sufficienza piena fino allo stop per problemi fisici a fine primo tempo.

DAL 43′ VERDI 6: Alterna ottime giocate a errori banali. Firma comunque l’assist per il momentaneo pareggio di Pucciarelli.

PUCCIARELLI 7: Nel primo tempo si vede veramente poco. Nella ripresa riesce a segnare il gol del pareggio e gioca una partita di alto livello.

MCHELIDZE 6,5: Dopo un primo tempo da spettatore non pagante, sale in cattedra e ritrona a fare quello che più gli compete, ovvero segnare. Una doppietta  a San Siro non è una cosa da tutti i giorni.

ALL. SARRI 6: La sua squadra riesce a rimanere in partita per tutti i 90 minuti e si dimostra una squadra che non si arrende mai e che sa andare oltre i propri limiti tecnici, e questo  soprattutto merito suo. Onore a lui per aver conquistato una salvezza che vale come uno scudetto.

(Paolo Zaza)