Luciano Moggi nella sua rubrica “Mi pare che…” sul quotidiano Libero torna a parlare di Calciopoli e del processo in corso a Napoli. Lo fa attaccando pesantemente il patron dell’Inter Massimo Moratti e il pubblico ministero Gianni Narducci e accogliendo con felicità il tardivo pentimento dell’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli.
Moggi contesta alcune frequentazioni inopportune, a processo in corso, della pubblica accusa. In particolare fa riferimento alla presentazione, avvenuta a Roma, del libro sui mondiali del 1978 in Argentina, di cui Narducci ha firmato una prefazione e un’intervista al capitano dell’Inter Javier Zanetti. Il pm si è trovato seduto con il presidente nerazzurro Massimo Moratti, il maggiore Auricchio e altre parti chiamate in causa dal processo di Napoli, dando abbracci e strette di mano calorose a tutti. “Un esempio di inopportunità”, chiosa piccato Moggi.
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L’ex dg della Juventus scrive anche del pentimento di Cobolli Gigli. “Dopo 4 anni ha scoperto che c’era un clima teso di pregiudizio anti-Juve nel 2006, inteso come volontà di condannare a prescindere…Do atto a Cobolli del suo sussulto di cosicenza, però molto tardivo”.
Due parole Moggi le spende anche sul campionato in corso, elogiando il Milan d’Allegri. “Ha un assetto tattico in cui si lascerebbe intravedere il Napoli di mia conoscenza, quello di Maradona”.
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