Alan Rizzi, assessore allo Sport di Milano – “Noi non abbiamo l’arroganza e la presunzione di chi a Torino ha di fatto aggirato la legge per fare lo stadio nuovo”.

L’affondo porta la firma di Alan Rizzi, assessore allo Sport di Milano, che, in un’intervista esclusiva a Il Sussidario.net sugli stadi di proprietà, attacca i colleghi piemontesi sulla costruzione della nuova Juventus Arena.



“È in diritto di superficie e prevede la parte commerciale a 150 metri di distanza. Teniamo conto che la legge italiana non ammette lo stadio di proprietà e nemmeno la parte commerciale all’interno dello stadio. Perché i negozi devono avere un orario di apertura e di chiusura contestuale a quello delle manifestazioni sportive”.



In pratica, secondo Rizzi, a Torino avrebbero fatto i furbetti pur di agevolare la Juventus nella costruzione del nuovo e moderno impianto nel quartiere Vallette. Uno stadio da 41mila posti, dotato di comfort e servizi mai visti in Italia. Che aprirà i battenti nella stagione 2011-12. E che sorge su di un’area di quasi 271mila metri quadrati chiamata Continassa, il cui diritto di superficie per 50 o 99 anni è stato acquisito dalla Juve per un milione di euro dal Comune di Torino. Un accordo stipulato con la promessa che la società bianconera riqualifichi la zona nell’arco di dieci anni con una serie di progetti e un investimento di almeno 60 milioni di euro.



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Sull’area di 34.000 metri quadrati facente parte dell’impianto, verrà realizzato uno shopping center con una superficie commerciale di 19500 metri quadrati, suddiviso in tre corpi. Quello centrale sarà costituito da un ipermercato accompagnato da una galleria commerciale con 60 negozi. Affianco avrà gli altri due edifici, uno dei quali sarà dedicato a una catena di fai-da-te.

 

Tutte belle cose, ma che in Italia la legge ancora non permetterebbe. Continua Rizzi: “Da assessore dico che anche Milano avrebbe bisogno di uno stadio di proprietà da affiancare a San Siro. Milano è infatti l’unica città europea ad avere due squadre vincitrici di Champions League che giocano nello stesso stadio. Ma fin quando la legge non lo consente, occorre pensare ad altre formule. Noi abbiamo appena modificato la convenzione con Milan e Inter, presentando un progetto da più di 50 milioni di euro che porterà il Meazza a divenire nel 2014 uno stadio davvero unico al mondo”. Un impianto a cinque stelle, in grado di ospitare la finale di Champions League. E soprattutto a norma di legge al 100%.

 

(Marco Guidi)

 

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