Che la Juve sia alla ricerca di un attaccante di peso per compensare la stagione non proprio brillante di Amauri e Iaquinta non è una novità. Ma il compito di Beppe Marotta si sta rivelando più arduo del previsto, dato che gli obiettivi fissatosi diventano sempre più irraggiungibili.
Gilardino, data la sempre più probabile partenza di Mutu, sembra destinato a rimanere a Firenza almeno fino a giugno, e lo stesso discorso vale per Pazzini: è vero, a Genova è arrivato Macheda, ma il seppur talentuoso giovane romano non può sorreggere da solo il peso dell’attacco blucerchiato, già orfano di Cassano. Il discorso Dzeko parrebbe ad oggi più una questione di fascino che di possibile realizzazione: l’attaccante bosniaco è sempre più vicino al Manchester City. Resterebbe il “ripiego” Luca Toni, ma questa ipotesi non affascina l’entourage dei bianconeri.
Carlo Nesti dalle pagine del proprio sito carlonesti.it, aveva lanciato la seguente profezia: “La mia opinione di fine 2010 è la seguente: se la Juve compra a gennaio un grande attaccante, può vincere lo scudetto; se rimanda l’acquisto alla prossima estate, può puntare al secondo, terzo o quarto posto. Il mio pronostico è che si avvererà la seconda ipotesi, con massimo obbiettivo, dunque, la zona Champions League.
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I 2 partenti, che assicureranno liquidità, sono Sissoko e Amauri, con un centrocampista in arrivo al posto del maliano.
A giugno, senza alcuna esitazione, l’obiettivo sarà il centravanti: uno fra Dzeko, Gilardino e Pazzini. L’unico che, al 10%, potrebbe arrivare a Torino subito è solo Gilardino, ma è dura".
Le parole di Nesti spiegano molto bene la situazione attuale in casa Juventus: l’urgenza è quella di acquistare una punta di peso, ma mettere in pratica questa esigenza rischia di rivelarsi molto più difficile del previsto.