Juventus-Milan è stata la partita della svolta? Forse è presto per dirlo, ma sta di fatto che una grande Juventus si impone per 2 a 0 sul Milan e torna a far sognare i suoi tifosi. Decide l’incontro la doppietta di Marchisio che punisce un Milan troppo brutto per essere vero. I bianconeri volano così in vetta a quota 11 punti in coabitazione con l’Udinese ed iniziano a risentire il profumo di tricolore.
– Il posticipo della sesta giornata si gioca in un ambiente estremamente inglese con lo Juventus Stadium che sin dai primi minuti di partita diventa uno dei motivi pregnanti della sfida. La Juve di Conte si presenta confermando un abbottonato 4-1-4-1 in cui il fulcro delle azioni è affidato ai piedi del grande ex di giornata, Andrea Pirlo. La partita è subito intensissima e giocata su ritmi altissimi, i bianconeri corrono il doppio e sono sospinti dalla vena di Vidal e Vucinic, moti perpetui che mandano spesso in tilt il sistema difensivo eretto da Allegri. Nonostante il predominio territoriale e la conquista di tutte le seconda palle ribattute dalla difesa milanista, le occasioni da rete restano comunque poche. L’unico vero brivido della prima frazione di gioco arriva infatti al 36esimo quando Vucinic si libera alla conclusione dal limite dell’area. Tra il montenegrino e il secondo timbro stagionale si frappongono però Abbiati e la traversa che tengono sulla linea di galleggiamento i rossoneri e aprono ad un secondo tempo tutto da giocare.
– Chi si aspetta una reazione veemente degli ospiti nella ripresa deve però fare i conti con la maggior vitalità dei bianconeri che, complice l’assenza di impegni settimanali vanno al doppio rispetto i diretti avversari. Se a questo si aggiunge l’inserimento di un inguardabile Emmanuelson in luogo di un Cassano spento, ma comunque sempre pericoloso, il dado è allora definitivamente tratto. Abbiati e l’imprecisione degli avanti bianconeri riescono a negare la gioia ai 40.000 dello Juventus Stadium che trema solo su un inserimento di Boateng, occasione nella quale Buffon riscopre i riflessi dei tempi migliori e devia in corner. Si tratta però di un lampo nel deserto dei rifornimenti offensivi rossoneri. Il gol dei padroni di casa è nell’area e si concretizza al 42esimo su una deliziosa combinazione sull’asse Vidal-Vucinic-Marchisio. Il contributo di Bonera, autore di un intervento quanto meno discutibile, è però fondamentale e spiana la porta rossonera al fortunoso rimpallo che vale l’1 a 0. Il Milan già povero di idee sullo 0 a 0 perde la testa e un uomo con Boateng che rimedia il secondo giallo e la doccia anticipata. Quando ormai già scorrono i titoli di coda arriva poi il secondo gol di Marchisio che si coordina bene e pesca l’erroraccio di un Abbiati sin lì impeccabile. Finisce sul boato dello Juventus Stadium, con i bianconeri che agguantano la vetta a quota 11 punti e ora sono legittimati a sognare.



JUVENTUS-MILAN 2-0

 

JUVENTUS (4-1-4-1): Buffon; Chiellini, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner; Pirlo; Krasic (53′ Giaccherini), Marchisio, Vidal (93′ Pazienza), Pepe; Vucinic (87′ Matri). A disp: Storari, Grosso, Pazienza, Elia, Giaccherini, Matri, Del Piero. All.: Conte

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Nesta (70′ Antonini), Thiago Silva, Zambrotta; Nocerino (82′ Ambrosini), Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Cassano (61′ Emanuelson). A disp: Amelia, Antonini, Emanuelson, Aquilani, Ambrosini, El Shaarawy, Inzaghi. All.: Allegri



Arbitro: Rizzoli (Bologna)

Marcatori: 86′ e 92′ Marchisio (J)

Ammoniti: Nesta (M), Pirlo (J)

Espulsi: Boateng (M)

Juventus

Buffon 6.5: Inoperoso per larghi tratti; riscopre una reattività sopita da tempo sulla conclusione di Boateng che potrebbe valere il gol beffa.

Lichtsteiner 6.5: Costantemente nella metà campo rossonera. Gli manca la precisione nei cross ma resta comunque una spina nel fianco per la retroguardia milanista.

Bonucci 6.5: Il Milan passa raramente dalle sue parti ma lui non mostra sbavature e fa un iniezione di fiducia in vista del lungo campionato che attende gli uomini di Conte.



Barzagli 6.5: Perno insostituibile della retroguardia bianconera. Ibra non passa la sua giornata migliore e parte del merito è anche suo.

Chiellini 7: Molto meglio da terzino. Copre con certezza le poche sortite offensive di Bonera, Emmanuelson e Boateng.

Pirlo 6.5: Meno brillante delle ultime uscite, soffre forse lo scontro con il suo passato recente. È comunque l’architetto di tutte le azioni pericolose degli uomini di Conte.

Krasic 5: L’unico pesce fuor d’acqua nei meccanismi d’attacco della Juventus. Parte bene ma si spegne dopo pochissimi minuti e finisce per annullarsi da solo con idee improbabili.

Marchisio 8: Oltre alla doppietta che decide il match è comunque brillante nella lettura delle azioni e manda in affanno la difesa milanista.

Vidal 6.5: Ha buone idee ma ancora poca precisione. In diverse occasioni si mostra troppo frettoloso provando conclusioni di difficile realizzazione. Ha intrapreso una buona squadra ma deve crescere.

Pepe 7: Si conferma tra i più in forma di questo avvio di stagione. Moto perpetuo prima sull’out mancino poi sulla destra. Non sempre preciso nell’ultimo tocco ma comunque tra i più positivi e propensi al sacrificio.

Vucinic 7: Grandissima prestazione nonostante manchi il gol, più per sfortuna che per suoi demeriti. Ci va vicino in un paio di occasioni ma risulta comunque fondamentale con il suo moto perpetuo che elude il controllo dei centrali rossoneri.

 

All. Conte 7: Prepara perfettamente la partita. I suoi uomini corrono il triplo rispetto ai diretti avversari e dominano il centrocampo, la sua Juventus studia da grande; la laurea è prevista a breve.

Milan

Abbiati 6: Commette un erroraccio a partita ormai già finita. È decisivo in un paio di occasioni e mantiene in partita i suoi più di quanto effettivamente meritassero.

Bonera 5: Colpevole nell’occasione del primo gol di Marchisio; si tratta però solo della punta dell’iceberg di una prestazione in costante affanno e rincorsa. Il suo passaggio al centro della difesa è la mossa (obbligata) che fa perdere l’incontro.

Nesta 6.5: Finché resta in campo la difesa regge. Non sempre pulitissimo ma comunque efficace, una sicurezza dalla quale il Milan non può prescindere.

Thiago Silva 7: Nel naufragio milanista rimane in piedi sino all’ultimo e salva i suoi da numerose offensive bianconere. Non può nulla nei gol di Marchisio che arrivano in zone del campo non di sua competenza.

Zambrotta 5.5: Partita in trincea per un altro grande ex dell’incontro. Supera raramente la metà campo e quando lo fa è spesso costretto a frettolosi recuperi.

Van Bommel 5: Un paio di errori letali potrebbero costare caro già a metà della ripresa. Viene annullato dalla mediana juventina.

Nocerino 5: Continua ad apparire spaesato e poco integrato nei movimenti di squadra che chiede Allegri.

Seedorf 5: Manca la lucidità nella manovra, troppo lento e compassato il suo passo al cospetto di una Juventus che corre a velocità doppia. La colpa non è però solo sua, ma anche della totale assenza di movimento senza palla degli avanti rossoneri.

Boateng 4.5: Espulsione a parte è fuori forma e si vede. Non mantiene un pallone che sia uno e gli mancano i tempi d’inserimento e di giocata.

Cassano 6: Non è nella sua giornata migliore ma è uno dei pochissimi a tenere la baracca ed inventare qualcosa. Inspiegabile la decisione di toglierlo che costringe definitivamente alla resa il Milan.

Ibrahimovic 4.5: Fuori forma. Si nota più per i falli che per gli spunti offensivi praticamente nulli. Deve assolutamente recuperare una condizione accettabile, il Milan ne ha assoluto bisogno.

 

All. Allegri 5: Seconda brutta sconfitta in uno scontro diretto. Le assenze e gli impegni sono un alibi che un club come il Milan non può accettare. Le due settimane di pause giungono a pennello.

 

(Massimiliano De Cesare)