Non è un bel periodo per Alessandro Del Piero, trattato male proprio da chi meglio dovrebbe trattarlo, cioè il presidente e l’allenatore della squadra di cui Alex è il simbolo e la bandiera. Pochi giorni dopo il “benservito” dato al capitano da parte del presidente Andrea Agnelli in una anonima assemblea degli azionisti, che non dovrebbe essere la sede per comunicare la fine di una straordinaria storia d’amore calcistico, ci si è messo pure Antonio Conte. L’ex compagno di squadra (e capitano di Del Piero prima che fosse proprio il numero 10 a diventare capitano dei bianconeri) non ha finora utilizzato molto Del Piero, ma quanto successo sabato è l’episodio più clamoroso: l’allenatore infatti ha fatto entrare il capitano solo al 90’, facendogli giocare solo il pur lungo tempo di recupero. Se da un lato un allenatore ha tutto il diritto di fare le sue scelte e l’ingresso di Del Piero si è reso necessario solo dopo il pareggio di Caracciolo, giunto al minuto 85, questo trattamento di solito non viene riservato dagli allenatori ai giocatori importanti di una squadra. Viene da dire che, come minimo, Conte dovesse inserire il numero 10 subito dopo il gol genoano, senza aspettare ulteriori 5 minuti, anche per evitare le polemiche che inevitabilmente sarebbero nate –come poi puntualmente è successo- da un gesto del genere proprio nella settimana dell’indelicato annuncio di Agnelli. Polemiche arrivate anche da personaggi molto importanti e molto influenti nell’ambiente juventino. Un nome su tutti, Luciano Moggi. L’ex direttore generale, che conosce benissimo sia Conte sia Del Piero, si è infatti espresso così ieri notte su Italia 1, nel corso della trasmissione “Controcampo Linea Notte”: “Chi ha fatto peggio tra Agnelli con la sua uscita su Del Piero e Conte che utilizza Alex solo nei minuti di recupero? Quest’ultima mi sembra un’esagerazione, una cosa fuori posto: forse Antonio voleva tentare il tutto per tutto, ma cinque minuti sono davvero troppo pochi e poi è una mancanza di rispetto nei confronti di un giocatore come Alex Del Piero. Per quanto riguarda Agnelli credo che la sua uscita sull’addio di Del Piero non doveva essere fatta: sono cose che vanno discusse in società, non in pubblico, altrimenti dovrebbe esserci pure la controparte. Se non ricordo male era stato lo stesso Alex tempo fa ad anticipare la cosa, ma il presidente non può comunque dire, in un’assemblea, che Del Piero ha finito con la Juventus. Non penso che questo abbia condizionato le scelte di Conte, certo è che l’allenatore doveva inserirlo prima: la Juventus non ha tanta qualità se escludiamo Pirlo e Buffon, quindi Del Piero sarebbe servito”.



Critiche dunque sia ad Agnelli sia a Conte, pesanti perché giungono da un personaggio che una non piccola parte del tifo juventino ancora rimpiange molto.

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