Contro il Genoa è arrivato un pareggio che ad Antonio Conte non è piaciuto, figuriamoci ai tifosi dello Juventus Stadium che assaporavano già i tre punti e invece sono stati raggelati dal gol di Caracciolo a cinque minuti dalla fine. Contro i rossoblu il tecnico della Juventus è tornato al modulo preferito, il 4-2-4 con l’inserimento dal primo minuto di Estigarribia al suo debutto dall’inizio con la maglia della Juventus. Applausi per il paraguayano che non è dispiaciuto affatto. Conte si è affidato alla coppia di attaccanti formata da Matri e Vucinic, entrambi si sono cercati spesso con uno-due stretti, il primo è stato il solito killer in area di rigore, il secondo invece ha continuato a mostrare limiti dinanzi al portiere avversario. Alessandro Matri era rimasto in panchina nelle ultime due gara contro Milan e contro il Chievo, la rabbia del bomber ex Cagliari è esplosa in campo con un gol di rapina dopo pochi minuti con un tocco astuto sul tiro da fuori di Claudio Marchisio mentre nel secondo tempo ha sfruttato il velo di Pirlo per freddare nuovamente Sebastian Frey, portiere del Genoa, per il due a uno illusorio della Juventus. Per Matri una serata importante per ribadire ad Antonio Conte che è vivo e vuole essere preso in considerazione anche quando rientrerà Vidal che potrebbe spingere Conte a far ritornare il 4-1-4-1. Un modulo che ha visto il tecnico pugliese premiare Vucinic come unico terminale offensivo, uno schema tattico che sicuramente aiuta maggiormente il centrocampo grazie a una copertura maggiore del centrocampo. Se dovesse essere riproposto il modulo, magari contro l’Inter sabato sera, Conte dovrà tenere in mente lo score realizzativo di Matri. Anche perchè Mirko Vucinic per il momento latita in zona gol. Il montenegrino infatti ha segnato solo un gol in questo inizio di stagione contro i due di Alessandro Matri. L’ex Roma contro il Genoa ha fatto irritare i tifosi presenti allo stadio con passaggi sbagliati, occasioni sprecate, si vedeva che il talento montenegrino non era in giornata di grazia. Vucinic è così, genio e sregolatezza. A volte ti piazza la giocata del grande campione altre volte invece ti lascia in campo in dieci uomini visto che si estranea dal gioco.



Conte gli ha sempre dato una maglia da titolare e potrebbe continuarla a dare anche contro la Fiorentina. Ma è chiaro che adesso dovrà fare i conti con il senso del gol di Matri che ha dimostrato di essere un bomber vero.

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