Turno infrasettimanale da brividi, nell’anticipo si affrontano due formazioni le cui tifoserie da sempre sentono questo sfida, stiamo parlando di Juventus Fiorentina. Conte aggiunge un centrocampista in più per un attaccante in meno rispetto agli undici anti Genoa di sabato scorso; Mihailovic propone per l’ennesima volta Stephan Jovetic davanti supportato da Vargas e Cerci, fin’ora uno dei migliori giocatori che il nostro campionato ci sta proponendo. Gli ultimi precedenti vedono un pareggio nella scorsa stagione, una sconfitta per i viola nel gennaio 2009 e una sconfitta per la Juve nella stagione 2007/2008 con le firme finali di Papa Waigo e quell’Osvaldo che ora sta facendo tanto bene a Roma. Conte vuole una inversione di rotta rispetto alla partita contro il Genoa che ha mostrato qualche incertezza di troppo a differenza delle prime prestazioni; i gigliati non si risparmieranno perchè anch’essi sono a caccia di punti, avendone fatti solo 2 nelle ultime tre giornate.
– La partita inizia subito come la Juve desiderava, squadra alta e movimenti coordinati di tutto il gruppo, ne è un esempio l’azione che porta a tu per tu Pepe con Boruc dopo soli 5 minuti. L’esterno di Conte penetra come una scheggia in mezzo all’area ma si fa ipnotizzare dal portiere poalcco ex Celtic. Passano pochi minuti e Vucinic tira di poco a lato dopo un bel traversone di Lichtsteiner ma il vantaggio è maturo ed arriva al 13′ grazie alla rete siglata da Bonucci. Schema su calcio d’angolo azionato dai piedi di Pirlo, inserimento di Vidal che va al tiro non trattenuto da Boruc così da permettere al centrale juventino di colpire da pochi metri e portare al meritato 1-0 la sua squadra. Punto e a capo, ci si aspetterebbe una reazione della Fiorentina ma a fare la partita è ancora la squadra di casa che al 22′ vede un bel tiro al volo di Matri su invito dal fondo di Vidal e al 24′ un’altra sfida tutta personale tra Pepe e Boruc vinta ancora dall’estremo difensore, oggi in versione ipnotizzatore di serpenti. La Juve colleziona angoli su angoli creando molto, la Viola non riesce a costruire una azione pericolosa perchè oggi manca il regista della squadra, Montolivo. Per quanto riguarda i singoli, la partita è interpretata molto bene dal cileno Vidal capace di trovarsi sempre dove hanno bisogno i compagni; dall’altra parte il povero Jovetic, oggi schierato unica “punta”, bisticcia con i pocho palloni che riceve merito anche di un’ottima difesa bianconera. La partita termina su un alta super occasione che Vucinic non concretizza, sfiorando il secondo palo dopo essersi allagato sulla sinistra. Il bilancio della prima frazione è nettamente a favore dei padroni di casa che devono sperò essere più decisi una volta davanti al portiere; la Fiorentina invece deve cambiare subito l’inerzia della partita inserendo magari un altro attaccante (Gilardino?) per dare più peso là davanti.
– Cala il sipario dopo l’intervallo ed entra subito Gilardino per uno spento Cerci, la mossa è azzaccata perchè l’avvio del secondo tempo è a favore degli ospiti subito pericolosi sugli sviluppi di un calcio d’angolo quando Jovetic schiaccia di testa costringendo, il fin’ora inoperoso Storari, al colpo di reni. Nelgi spogliatoi Mihailovic avrà messo qualche ingrediente speciale nel the dei suoi ragazzi perchè appiono molto più pimpanti rispetto agli zombie del primo tempo tanto è vero che al 57′ agguantano il pareggio attraverso una bella azione corale. Tutto parte da Gilardino che si propone in profondità defilandosi sulla destra, l’attaccante punta subito l’area e vede con la coda dell’occhio Vargas, libero al limite dell’area, palla al peruviano che di tacco appoggia per un colpo da campione di Jovetic il cui tiro a giro toglie le ragnatele dall’incrocio. Uno a uno, tutto da rifare per la Juve che vede gli spettri della partita contro il Genoa, i bianconeri infatti subiscono il colpo e nei minuti successivi rimangono un po’ in bambola. Ci pensa però il Mitra a risvegliare tutti dall’incubo con una del sue scariche facendo rigioire i tifosi fino a quel momento in ansia. Il gol del nuovo vantaggio si deve tutto a Pepe che caparbiamente porta palla centralmente e una volta accerchiato dai difensori viola al limite, riesce a far filtrare un pallone per il compagno numero 33 il qualo freddo come Rambo squacia la porta con Boruc in uscita. Dopo pochi minuti, al 68′, è ancora l’ex Cagliari a sfiorare la rete del 3-1 facendo una giocata di gran classe: da fermo in mezzo all’area, spalle alla porta e pressato da un difensore, si gira in un amen e apre il compasso impegnando seriamente Boruc bravo e reattivo in quell’occasione. Mihailovic inserisce più freschezza, toglie Vargas per Ljaic ma la Fiorentina, tranne che per il tappabuchi Bherami, ha perso lo smalto dell’avvio. La partita non vede altre occasioni degne di nota perchè Conte imbottisce il centrocampo, richiama Vucinic, Pepe e Vidal e butta nella mischia Estigarribia, De Ceglie e Pazienza tutti e tre col compito di giocare in modo diligente senza commettere errori compromettenti. I viola cercano nei minuti finali di sfruttare i lanci lunghi dalla difesa con il neo entrato Santi Silva ma anche il tanke ex Velez di palloni ne vede prorio pochi. Dopo 4 lunghi minuti di recupero l’arbitro Orsato fischia la fine per il boato del pubblico che gioisce dopo il passo falso contro il grifone. Conte può essere soddisfatto della prestazione ma ha sicuramente sofferto i minuti iniziali della ripresa quando i suoi stavano giocando una partita fotocopia a quella di sabato scorso: tante occasioni ma solo 1 a 0. Il Mitra permette alla Juve di riportarsi in momentaneamente in vetta e affossa una Fiorentina più passiva che attiva, la quale nelle ultime gare ha raccolto qualcosa come 2 punti in 4 partite. Mihailovic sempre più in bilico? Vedremo.



Juventus-Fiorentina 2-1
Juventus: Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, Vidal (42’st Pazienza); Pepe (42’st De Ceglie), Matri, Vucinic (33’st Estigarribia). All.: Conte
Fiorentina: Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Behrami, Kharja (38’st Silva); Cerci (1’st Gilardino), Jovetic, Vargas (25’st Ljajic). All.: Mihajlovic
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: 13’pt Bonucci, 12’st Jovetic, 19’st Matri
Ammoniti: Behrami, Munari, Natali, Marchisio



Storari 6: nel primo tempo semplice spettatore non pagante, nel secondo è sempre pronto alle parate che contano.
Chiellini 6: meglio rispetto a sabato, più disciplinato e preciso.
Bonucci 6.5: il gol, che chiedeva solo di essere trascritto sul tabellone luminoso, gli darà sicuramente morale. La prestazione è buona, continui così.
Barzagli 7: non mi ricordo un intervento sbaglilato, roccia.
Lichtsteiner 6: corre sulla corsia ed è sempre puntuale quando deve timbrare il cartellino della sovrapposizione. Bene anche per quanto riguarda i cross, cala un pochino nella ripresa.
Pirlo 6.5: oggi è un po’ più in ombra ma nonostante tutto la luce per la squadra sa sempre come accenderla.
Marchisio 6.5: funge da centrocampista tutto fare, sempre presente.
Vidal 7: uno dei migliori, oggi regala ottimi palloni a tutti i compagni che vedendolo molto attivo cercano spesso il dialogo tra le linee.
Pepe 7: ai molti non piacerà ma oggi Simone va premiato per 2 cose: i tre polmoni che non sentono un minuto di affanno e il grande cuore che offre questa sera per il collettivo. Caparbio ma generoso, questa sera regala una bella prestazione ma deve sicuramente essere più concreto.
Vucinic 5.5: bravo sì ma tutti da lui non si accontentano della partita giocata da bravo debuttante perchè debuttante il montenegrino non lo è.
Matri 7.5: se lo chiamano Mitra non è solo per un’assonanza col cognome, l’attaccante è decisivo ancora una volta e Conte non può farne a meno anche per l’apporto che dà a tutta la squadra.



Boruc 5: sul primo gol erroraccio da quinta elementare, poi si ripiglia ma il danno rimane.
Natali 5: troppo nervoso, partita non convincente.
Gamberini 6: tiene a galla la retroguardia.
De Silvestri 5: non mi sono annotato un cross fatto bene, ma è un terzino?
Pasqual 5: parte bene spingendo ma poi non oltrepassa quasi più la linea di metà campo.
Bherami 7: è l’unico che veramente merita una lode nella Fiorentina. Omnipresente, mette una pezza ogniqualvolta un suo compagno sbaglia.
Munari 5: non entra mai in partita, pesce fuor d’aqua.
Kharja 5: se l’Inter non lo ha riscattato ci sarà un motivo…
Cerci 4.5: oggi faceva prima a starsene a casa, non ne azzecca una.
Vargas 5: il giocatore che tutti conoscono è un altro. Infruttuoso.
Jovetic 6: lotta su tutti palloni alti anche se attaccante non lo è, quando funge da ispiratore se ne vedono i risultati: uno a uno e palla al centro per il momentaneo pareggio.  

(Giorgio Davico)