SERIE A/ Juventus-Fiorentina (2-1): sintesi, gol e video highlights (nona giornata)

Partita dai due volti, ma non troppo, questa Juventus-Fiorentina che vede imporsi i bianconeri di misura e non senza qualche patema di troppo. Il primo tempo è a totale vantaggio dei bianconeri, che potrebbero chiudere semplicemente con tre gol a zero, e invece la rete arriva solo al tredicesimo e in modo piuttosto fortuito a causa di una presa difettosa di Artur Boruc (non sarà l’unica). All’inizio del secondo tempo Mihajlovic per la disperazione toglie un irriconoscibile Alessio Cerci e butta in campo Gilardino: a qualcosa – pensa – servirà. Non a molto per la verità ma nel secondo tempo almeno la Fiorentina combatte, raggiunge il pareggio al 57′ con un colpo da fuori area di Jovetic e illude i tifosi viola, per poi capitolare al 65′. Ennesimo errore difensivo e gol di uno spietato Alessandro Matri. Ottima prestazione per l’attaccante, ma l’urlo ai limiti dell’isteria di Conte in panchina lascia vedere quanto nervosismo ci sia dietro alla grinta. La partita si accende e fioccano i cartellini, dino a quel momento ben riposti nel taschino del signor Orsato. Behrami (diffidato salterà la prossima in una sfortunata staffetta con Montolivo, squalificato oggi e di cui aveva preso il posto), Munari, Natali e Marchisio. Analizzando le statistiche è facile dare l’idea di come la Juventus abbia – soprattutto nel primo tempo – dominato la partita per manifesta arrendevolezza dell’avversario. Possesso palla 55% per i bianconeri, ventun tiri totali di cui quattordici nello specchio della porta contro i sette totali (due in porta della Fiorentina). Una pericolosità altissima della Juventus, un cinismo bassissimo per i bianconeri. Sulle fasce è stata supremazia bianconera e se si pensa che il miglior passatore dei viola è stato Pasqual è facile capire quanto dannatamente oggi è mancato Montolivo.  I falli fischiati dall’arbitro Orsato sono stati 17 ai danni della Fiorentina, sei ai danni della Juventus. A nostro giudizio il fischietto di Schio non è stato fortunato nelle chiamate, sopratutto quando ha dato l’impressione di lasciar correre un po’ troppo e – ma è solo una impressione – a senso unico. La Juventus ha occupato il campo soprattuto nella zona centrale verticalizzando e cercando la tre quarti per trovare il passaggio filtrante. La Fiorentina invece ha cercato le vie laterali, anche per la mancanza di un regista arretrato, ma la mancanza di una torre centrale ha limitato molto l’azione dei viola. Risultato comunque giusto, figlio però più dei demeriti della Fiorentina, che dei meriti (che pure ci sono stati) di una Juventus ancora soltanto mezzo punto sopra la sufficienza.

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