Nella Juventus che vince e vola in testa alla classifica c’è spazio anche per il mercato. Gli occhi di Marotta e company, in particolare, sarebbero rivolti verso il Belgio, laddove si sta imponendo a suon di reti Jelle Vossen, attaccante del Genk. Stando a quanto riferito dal portale ‘Voetbalkrant.com’, i bianconeri farebbero sul serio per il giocatore e sarebbero pronti a battere la concorrenza di Villarreal, Fiorentina e Udinese. Vossen, 22 anni, fa parte dell’ultima nidiata di talenti ‘made in Belgio’, tra cui spiccano i nomi di Hazard, Witsel, Lukaku, Defour e Mertens. Ad inizio carriera si è messo in evidenza nel Cercle Brugge, dove realizzò, giovanissimo, 6 reti in 17 presenze. Di qui il ritorno al Genk, che ne deteneva il cartellino. Con il suo attuale club ha siglato, in tutto, 20 gol in 37 partite, vincendo campionato e Supercoppa belga. Dal 2009 è entrato a far parte del giro della Nazionale maggiore, che sogna di ritornare ai livelli degli anni 80, vera età d’oro del Belgio. Vossen è stato paragonato da diversi opinionisti e talent scout ad Alberto Gilardino, per fiuto del gol e caratteristiche, anche se il 22enne bomber ha dalla sua una migliore tecnica di base. Il suo contratto scadrà nel 2015; di 7 milioni di euro la sua valutazione. Beppe Marotta ci sta facendo qualcosa di più di un semplice pensierino. In uscita, invece, c’è sempre l’italo-brasiliano Amauri, ormai messo ai margini del nuovo progetto bianconero. La sua partenza a gennaio è scontata, e la situazione dovrebbe ulteriormente chiarirsi entro circa un mese e mezzo, come ha spiegato il suo agente Giampiero Pocetta ai microfoni di FootMercato.fr. Non è da escludere per lui una destinazione estera. E sul mercato potrebbe finire, clamorosamente, anche Eljero Elia. Secondo indiscrezioni provenienti dalla Germania, dove evidentemente ha lasciato un buon ricordo, ci sarebbe il Borussia Dortmund sulle tracce dell’esterno sinistro olandese. Prima, però, di bocciarlo definitivamente, appare scontato che Marotta e Conte gli concedano qualche chance, visto che finora, obiettivamente, ne ha avute poche. Complice anche l’esplosione di Simone Pepe, che assicura dinamismo e copertura, in dosi sufficienti a mascherare i suoi chiari limiti tecnici.



Con un Pepe così, che rinverdisce i fasti di ‘Soldatino’ Di Livio, non sarà facile per Elia conquistarsi il posto. Uno tra lui e Krasic (se non entrambi, visto che c’è pure Giaccherini) rischia di guardare molte partite dalla panchina…

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