Da un’inchiesta su un giro di patenti false è saltata fuori anche la licenza di guida di Mirko Vucinic. Quest’ultima si trovava a casa di uno degli indagati. Niente paura, però, per la Juventus e per i suoi tifosi. Il calciatore montenegrino, con l’inchiesta, non c’entra nulla. Non sarebbe nè coinvolto nè indagato. Le persone invischiate nel giro sarebbero in compenso circa un centinaio. Le patenti venivano assegnate in maniera irregolare a stranieri, che versavano somme dai 1500 ai 3000 euro per ‘superare’ una prova orale fittizia. Nella truffa sono coinvolti anche funzionari pubblici. Tra Roma e provincia sarebbero addirittura più di quaranta le autoscuole implicate nell’inchiesta. Roba grossa, insomma, tanto che si parla di un volume di affari di svariati milioni di euro. Tutto è nato dall’arresto di una vigilessa, accusata di aver preso soldi da cittadini stranieri in cambio del rilascio di documenti e certificati, mettendo su una serie di pratiche irregolari. Complice della donna era un rumeno, che è stato prontamente arrestato dai carabinieri di Tor Bella Monaca. Per arrivare alla svolta delle indagini si sono rese necessarie centinaia di perquisizioni, durante una delle quali, appunto, è stata rinvenuta la patente del calciatore Vucinic. Secondo gli inquirenti l’ex-romanista potrebbe anche risultare come parte lesa. Sono state ritrovate in tutto circa mille patenti, di cui un centinaio è stato sottoposto a sequestro. Altri controlli sono stati poi effettuati nelle case dei personaggi coinvolti e in una serie di agenzie di autoscuola. L’operazione è stata il frutto di un lavoro d’equipe tra la Polizia Municipale di Roma e le polizie locali di Fiumicino e Ciampino. Il coordinamento è stato affidato ai sostituti procuratori della Capitale Lasperanza e Felici. Ma com’è scattata l’indagine? Le forze dell’ordine si sarebbero insospettite, durante alcuni controlli, vedendo degli stranieri alla guida, in possesso di normalissime (in apparenza) patenti, nonostante non parlassero la lingua italiana. Da lì sono stati effettuati tutti i controlli del caso, che hanno accertato che le patenti venivano conseguite tramite pagamenti illeciti a titolari di autoscuole e persone in stretti rapporti con la Motorizzazione romana. Quest’ultima, va aggiunto, si è messa a disposizione della Polizia, collaborando fattivamente alle indagini.
Mirko Vucinic, in ogni caso, è stato toccato solo di striscio dall’inchiesta. Tramite la sua patente. Nulla di più. L’ambiente Juve può stare tranquillo.