Il futuro di Amauri sarà di sicuro lontano dalla Juventus. Già a gennaio. Italia o estero? Forse la seconda. L’agente Giampiero Pocetta, intervistato da TuttoJuve.com, ha fatto il punto sul futuro del suo assistito. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di riportare il giocatore “dove si trova meglio: sul campo a giocare”. Non manca una frecciata nei confronti della Juve. Noi, dice Pocetta, abbiamo sempre operato in base al buon senso, dote che è mancata a qualcun altro. Un’accusa bella e buona, che non mancherà di rinfocolare i rapporti già tesi con il club bianconero. Le piste italiane, a suo dire, non sarebbero molto ‘calde’. Col Genoa, il procuratore nega di aver mai avuto contatti, “sono solo voci”, anche se stanno circolando con insistenza, e non è la prima volta. Già in estate Preziosi provò a sondare il terreno per Amauri, ma senza successo. Nemmeno il Bologna, pare, sarebbe un discorso concreto. Si era vociferato di un possibile scambio con Gaston Ramirez, ma Pocetta spegne tutto: “Sono soltanto chiacchiere”. In pratica, finora, ci sarebbero state solo voci, messe in giro ora dai media ora da dirigenti o addetti ai lavori. Ma trattative ufficiali, ancora nulla. A questo punto, per Amauri potrebbero aprirsi le porte dell’estero, come ammesso dal suo agente. “Stiamo lavorando in entrambe le direzioni (serie A e campionati stranieri, ndr) e forse al di fuori dei confini italiani vanta pure più estimatori”. Già, però va detto che l’attaccante, le occasioni per emigrare, ce le ha avute eccome. Più di tutti, in estate ci aveva provato per lui l’Olympique Marsiglia di Deschamps, che gli offriva una maglia da titolare, un ricco ingaggio e la prospettiva di giocare la Champions. Perchè Amauri abbia rifiutato le avances dell’OM è tuttora un mistero, roba da investigatori privati. Ma tant’è. Pocetta si trincera, poi, dietro un no comment (“Sono cose che si commentano da sole”) riguardo alla decisione di Marotta e soci di escludere il suo assistito dalla foto ufficiale. Ennesimo capitolo di una guerra infinita con la società, che non gli ha mai perdonato il suo ostracismo in sede di mercato. Anche dalla Turchia Amauri ebbe una pioggia di offerte, tutte rispedite al mittente. Senza dare troppe spiegazioni.
A gennaio, però, dovrebbe iniziare per lui una nuova vita calcistica. Basta emarginazione, è tempo di tornare a calciare un pallone. Anche accettando di guadagnare qualcosina in meno…