Sono in molti a non poter vedere un campione come Alessandro Del Piero ad ammuffire in panchina. Tra questi c’è anche Pavel Nedved, che della Juventus è un membro del cda. Non proprio l’ultimo arrivato. L’ex-campione ceco ha voluto dire la sua sul difficile momento vissuto da Alex. “Lo conosco, vuole giocare sempre”, ha detto Nedved, secondo cui i campioni devono finire bene la carriera, giocando e dispensando gli ultimi scampoli di classe. Non certo, quindi, stando in panchina o in tribuna. Alla Juve, però, gli spazi sono assai ristretti. Con i vari Matri, Vucinic e compagnia, non è affatto facile per lui ritagliarsi un posto al sole. Senza contare le scelte tattiche di Conte, che sta predisponendo una squadra con una punta centrale e due ali che gli girano intorno. Insomma, è dura per Alex. “Ci ha dato tanto, mi dispiace non vederlo giocare”, continua il ceco, che sposta sull’amico il peso della scelta. Deve essere il diretto interessato, a suo dire, a scegliere la soluzione più opportuna. Anche perchè la voglia di calcio è in lui ancora fortissima. “Vuole giocare fino a 40 anni, ci ho parlato”, assicura Nedved. Un Del Piero eterno, alla Zoff, con la particolarità che qui non stiamo parlando di un portiere, ruolo di per sè meno usurante atleticamente rispetto ad altri. Il discorso è scivolato poi, inevitabilmente, sulla squadra. Una squadra appena ritornata, grazie al lavoro di Conte, laddove è quasi il suo habitat naturale: in vetta alla classifica. Antonio mi ha sorpreso, racconta l’ex-giocatore, oggi dirigente. Era lecito attendersi un buon impatto, ma così positivo, a suo avviso, no. E’ un qualcosa che è andato al di là delle più rosee previsioni. Quanto allo scudetto, però, meglio non sbandierare obiettivi. Il lavoro svolto finora è positivo, ma è meglio non pensarci e continuare ad “accelerare ancora”. Questo primato Juve ha sorpreso molti, ma Nedved invita a restare calmi, “perchè i conti si fanno alla fine”. L’importante, sottolinea, è stare a maggio davanti a tutti. Non può mancare una piccola digressione sul tema stadio. Lo Juventus Stadium è un impianto innovativo, “che ha qualcosa in più. Darei tutto per scendere in campo”. E se lo dice lui, che in carriera ne ha viste di tutti i colori…



In conclusione, si parla di mercato. I cronisti gli chiedono se esistano nuovi Nedved in giro e lui risponde così: “Ce ne sarebbero tanti da prendere, ma bisogna rispettare il budget della società”. Ormai il ceco è dirigente dentro. E sul serbo Krasic, arrivato a Torino per raccogliere la sua eredità e precipitato in una crisi senza fine, ha le idee chiare: “Gli alti e bassi esistono in una carriera, ora dovrà essere bravo a combattere ed a tornare titolare”. Più facile a dirsi che a farsi, sembra.

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