La Juventus non si ferma più. I bianconeri espugnano l’Olimpico e volano in vetta alla classifica con 25 punti. A Roma gli uomini di Conte si impongono per 1 a 0 grazie alla rete di Pepe lanciando l’ennesimo forte segnale in chiave scudetto.

La gara dell’Olimpico è divertente e spettacolare sin dai primissimi minuti. Parte meglio la Juventus che dopo pochissimi minuti sfiora già il vantaggio. Pirlo calcia la “maledetta” dai 30 metri ed impegna severamente Marchetti, il portiere laziale può solo respingere, sulla ribattuta si fionda Lichsteiner che da due sbaglia però la più clamorosa delle occasioni. È la scintilla che risveglia i padroni di casa; Rocchi, preferito a Cissè, sfiora in paio d’occasioni la rete. Prima Barzagli si sostituisce a Buffon e con la mano cancella quello che sarebbe stato il gol del vantaggio, poi è lo stesso Buffon a dire no al capitano biancoceleste con una parata che vale quanto un gol. Già, perché sul ribaltamento di fronte Matri lavora splendidamente il pallone sulla fascia sinistra e pennella al centro per Pepe che, con tempi d’inserimento perfetti, spiazza Marchetti siglando lo 0-1 e confermando ancora una volta l’equazione “gol sbagliato = gol subito”.



Al rientro dagli spogliatoi Reja ridisegna la sua Lazio inserendo Gonzalez e provando a trovare maggiori spazi sulle fasce, la mossa sembra pagare regalando un inizio di ripresa di grande intensità in cui i padroni di casa vanno vicini al pareggio in un paio di occasioni, quella più clamorosa arriva al quarto d’ora e porta la firma di Hernanes che, dopo essersi liberato alla conclusione, centra il palo. Un minuto dopo ci prova poi Klose ed è ancora Buffon a dire di no con una grande parata sul palo lontano. È il momento di maggior pressione per la difesa della Juventus, con il passare dei minuti la spinta biancoceleste si affievolisce e a nulla servono le mosse di Reja che getta nella mischia Cissé e Sculli; l’inerzia è infatti irrimediabilmente in favore della Juventus che nel finale potrebbe anche mettere il sigillo del 2 a 0 ma Marchetti ed il palo negano la gioia della rete alla squadra di Conte che martedì fa visita a Napoli senza lo squalificato Marchisio (ammonito stasera) per lanciare la più serie delle candidature in chiave tricolore.



Reti: 34′p.t. Pepe (Juv)

Lazio (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Stankevicius, Diakite, Radu; Brocchi (1′s.t. Gonzalez), Ledesma, Lulic (27′s.t. Sculli); Hernanes; Rocchi (20′s.t. Cissé), Klose. A disp.: Carrizo, Biava, Scaloni, Cana. All.: Reja

Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo; Pepe (36′s.t. Estigarribia), Vidal, Vucinic (21′s.t. Giaccherini); Matri (39′s.t. Quagliarella). A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Del Piero. All.: Conte

Ammoniti: Marchisio (Juv), Ledesma (Laz), Sculli (Laz)



Espulsi:

Arbitro: Rocchi

Lazio

 

Marchetti 7: Incolpevole sul gol di Pepe è protagonista in almeno un paio di occasioni.

Konko 5.5: Vive una brutta giornata non riuscendo a contrastare il movimento di Vucinic e Matri.

Diakité 6: Tra alti e bassi non sfigura.

Stankevicius 5.5: Un solo errore ma grossolano apre la strada a Pepe e costa caro ai suoi compagni.

Radu 5.5: Come sempre bada più alla fase difensiva che a quella offensiva, c’è però da dire che Pepe giganteggia sul lato di sua competenza.

Brocchi 6.5: Quarantacinque minuti da gladiatore per poi alzare bandiera bianca (Dal 1’st Gonzalez 6: Ad inizio ripresa la Lazio si avvantaggia del suo ingresso poi cala e non incide più).

Ledesma 5.5: Gioca a sprazzi non trovando mai il guizzo decisivo e facendosi notare per diversi calci piazzati calciati davvero male.

Lulic 6: Come tutta la Lazio vive di fiammata. Alcune sono di grande intensità ma non bastano. (Dal 27’st Lulic sv)

Hernanes 6.5: Tra i migliori dei suoi. Lavora tanto e bene tra le linee di centrocampo e difesa juventine. Solo il palo gli nega la gioia del gol.

Klose 5: Si fa vedere solo per i primi venti minuti della ripresa. Non a caso sono i migliori della Lazio, per il resto non pervenuto.

Rocchi 5.5: Ha il merito di trovarsi al posto giusto per ben due volte, è però poco freddo e sfortunato ad incontrare un Buffon in giornata di grazia. (Dal 20’st Cissé 5: Non tocca un pallone).

 

All. Reja 5.5: Non se la gioca come dovrebbe e finisce per pagare il credito con la sorte accumulato a Napoli. Il solo Marchetti non può essere sempre determinante; la gestione dei cambi è troppo conservativa.

 

Juventus

 

Buffon 7: Conferma il gran momento di forma con almeno 3 interventi da primo della classe.

Lichtsteiner 7: Un treno inarrestabile sull’out destro. Costante spina nel fianco per la difesa biancoceleste, primo difensore ad immolarsi sugli assalti laziali. Onnipresente.

Barzagli 7: Insuperabile, nella riscoperta solidità difensiva della squadra di Conte grande merito è da ascrivere all’ex Wolfsburg e Palermo. Anche fortunato quando Rocchi non vede un suo tocco di mano, la fortuna aiuta gli audaci.

Bonucci 6.5: Nel primo tempo per poco non spiana la strada a Rocchi poi non sbaglia più nulla e merita la piena sufficienza.

Chiellini 6: Svolge con diligenza e senza acuti il compito affidatogli.

Pirlo 6.5: In dubbio sino all’ultimo stringe i tempi e torna in mezzo al campo per dettare con la consueta lucidità i tempi della sua Juventus.

Vidal 6.5: Motorino a tutto campo, prezioso in fase passiva dove recupera una miriade di palloni; ancora poco lucido quando si tratta di far ripartire l’azione.

Marchisio 6.5: Meno brillante delle ultime uscite è comunque un perno inamovibile per gli schemi di Conte. Peccato per l’ammonizione che gli costa la squalifica e lo costringerà a saltare il match di martedì al San Paolo.

Pepe 7: Il gol è il giusto premio per una prestazione di altissimo profilo. E pensare che c’era chi lo aveva già bollato come pacco.(Dal 36’st Estigarribia sv)

Vucinic 6: Si fa apprezzare più per il sacrificio in fase difensiva che per gli spunti in attacco. (Dal 21’st Giaccherini 6: Si fa vedere spesso nei pressi della porta laziale. Solo il miglior Marchetti gli nega la gioia del gol).

Matri 7: Non segna ma sfiora il gol in più di un’occasione e regala l’assist per Pepe, un pallone al bacio che vale (almeno) quanto il gol. (Dal 39’st Quagliarella sv)

 

All. Conte 8: La sua Juve viaggia a memoria e pare una delle più accreditate contendenti allo scudetto. È lui il vero fenomeno dei bianconeri.

 

(Massimiliano de Cesare)