CALCIOMERCATO – Da ieri sera, come non mai, l’esterno della Juventus Simone Pepe è soprannominato Tiger Woods. Il bianconero ha realizzato una rete infilando una palla in un angolino dove neanche Morgan De Sanctis ha potuto farci niente, festeggiando facendo un movimento da golfista: palla in buca e pareggio per la Vecchia Signora. Ancora una volta l’ex Udinese, spesso criticato in passato dagli stessi tifosi di Madama, è risultato decisivo per la sua squadra e quest’anno come non mai sta regalando prestazioni davvero da nazionale. Numeri alla mano per l’esterno “tutto Pepe” si tratta della terza rete consecutiva e alla fine del match del San Paolo anche il diretto interessato sembra quasi sorpreso: «E’ il mio terzo gol consecutivo? Non so nemmeno se nella mia carriera avevo mai fatto tre gol in un solo campionato…». Simone Pepe potrebbe divenire di fatto l’uomo simbolo di questa squadra: tecnica non esagerata ma tanto cuore, sudore, corsa, grinta e voglia di fare, di dimostrare di essere qualcuno. Una rete che ha permesso alla squadra bianconera di agguantare il pareggio al San Paolo ma che di fatto vale quanto una vittoria. Non va infatti dimenticato che la Juventus si è ritrovata sotto di due reti nel primo tempo e che per i primi 45 minuti di gioco non l’ha praticamente mai vista. Nella seconda frazione il tutto è cambiato e alla fine è arrivato il punticino che conferma che questa squadra è temibilissima e senza dubbio è l’unica vera anti-Milan. Una storia davvero particolare quella di Simone Pepe, passato di fatto da quasi partente a uomo-simbolo e idolatrato dai tifosi della Juventus. Basta tornare indietro di poche settimane, e precisamente a fine agosto, per andare a rileggere le cronache di calciomercato. Con la finestra di trattative che volgeva al termine l’amministratore delegato della società di corso Galileo Ferraris, Beppe Marotta, iniziò una trattativa con lo Zenit di San Pietroburgo: dateci Bruno Alves e noi vi diamo il doppio pacchetto Leonardo Bonucci-Simone Pepe. Niente da fare, i russi non accettarono, ma pare che alla trattativa si oppose prima di tutto l’allenatore Antonio Conte che già vedeva in Pepe l’uomo giusto per la sua squadra, un giocatore di fatto a sua immagine e somiglianza, sempre pronto a lottare, a metterci il piede, generoso e tremendamente efficace.



 

Ed ora a Torino sognare e lecito e nascondersi non sembra più dare merito alla classifica e a queste prime splendide 12 uscite stagionali: si Juventus, sei da scudetto!

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