Udinese-Juventus si chiude dopo i primi 45 minuti sul punteggio di 0-0. Il primo tempo tutto bianconero non si colora di particolari emozioni, eccezion fatta per un esterno sinistro di Marchisio che al 9’ sbarba il palo alla sinistra di Handanovic. Rimarrà l’occasione più ghiotta in una prima frazione comandata dalla Juventus, più intraprendente nell’iniziativa ma incapace di sfondare il valido argine opposto dai bianconeri di casa. Che dal canto loro attendono guardinghi chiamando al contenimento dieci undicesimi della formazione, compreso Abdi che spesso abbandona il ruolo designato per inspessire la trincea mediana. Ne derivano 45 minuti al ritmo del rock ma senza accelerazioni vincenti: l’agonismo cresce gradualmente a scapito della bontà di manovra. In ogni caso, un ipotetico criterio meritocratico premierebbe una Juve più volitiva. Da segnalare anche due grandissimi occasioni per l’Udinese di passare in vantaggio. La prima sventata da una uscita da campione (di coraggio e non solo) di Gigi Buffon che fin sull’estremo dell’area di rigore va a murare come un pallavolista su Isla che stava sfornando un pallonetto delizioso approfittando in un errore in chiusura di Chiellini. La seconda vanificata però da Di Natale che ha raccolto partendo da una posizion di offside un lancio in profondità di Basta con il contagiri che avrebbe potuto in modo molto più lungimirante lasciare all’accorrente Isla. Sarebbero stati dolori…



Mette la museruola a Matri costringendolo a girare largo.

Argento vivo addosso, anche a volte pecca d’irruenza.

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