Era da qualche anno che i tifosi juventini non passavano un Natale calcisticamente così felice. Con Antonio Conte la Juventus, ancora imbattuta, ha ritrovato la vetta della classifica, anche se in coabitazione con il Milan, e i bianconeri possono tornare a sperare concretamente di vincere lo scudetto, e il ritorno in Champions League sembra davvero vicino. Per fare un bilancio dei primi mesi della stagione della Juventus, abbiamo intervistato un grande nome della storia bianconera, l’ex attaccante Pietro Anastasi. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.



Anastasi, che giudizio dà dei primi mesi della stagione bianconera?

Naturalmente ne sono molto soddisfatto, come tutti i tifosi juventini. Il paragone con il recente passato rende questo Natale davvero positivo, questa Juve può tornare a vincere.

Cosa ha portato di nuovo Conte?

Mi verrebbe di dire che ha portato una cosa “vecchia”: la mentalità vincente, che nelle ultime due stagioni si era vista solo nei primi mesi di Ciro Ferrara. Con la mentalità vincente sono tornati anche l’entusiasmo e la voglia di vincere, sia nella squadra sia tra i tifosi.



La Juventus può davvero vincere questo scudetto?

Innanzitutto, diciamo che l’obiettivo fondamentale è tornare in Champions League dopo due anni: questo traguardo non si può fallire. Se poi arriverà anche quel triangolino tricolore, tanto meglio.

Condivide la prudenza di tanti, Conte e Buffon in primis, che dicono che è troppo presto per sognare in grande?

Sicuramente la qualità e il tasso tecnico del Milan sono superiori, quindi la prudenza è comprensibile. Però se la Juventus è in testa dopo sedici giornate deve pensare in grande, e sicuramente noi abbiamo più fame.

Per questo aiuta anche il nuovo stadio?



Avere i tifosi molto vicini al terreno di gioco sicuramente aiuta, perchè ti danno più entusiasmo e più spinta. Gli anni scorsi troppo spesso c’erano pochissimi spettatori, anche se la colpa era più del rendimento deludente che del vecchio stadio.

Quali sono i migliori giocatori di questa prima parte di stagione?

Tra i nuovi acquisti certamente Pirlo, che è decisivo grazie alla sua qualità e alla sua continuità. Mi sono piaciuti molto anche Vidal e Lichtsteiner, anche se naturalmente a un livello diverso da Pirlo. Tra chi c’era già, ovviamente Marchisio, che quest’anno è più sereno, anche perchè ha risolto il problema-contratto, e può diventare la nuova bandiera della Juve.

A proposito di bandiere, la stagione di Del Piero è uno dei pochi elementi di delusione…

In effetti vedere Del Piero giocare così poco mi dispiace, mette nostalgia. Non voglio neanche pensare che non riesca a segnare nel nuovo stadio. Purtroppo però gli anni passano, e il progetto della Juventus deve riuscire ad andare avanti anche senza di lui.

In compenso Buffon è tornato a grandissimi livelli: cosa ne pensa?

Storari è un ottimo portiere, e avere una riserva come lui è davvero un’ottima cosa, ma non si può diventare fenomeni a 33 anni. Quando Buffon sta bene è tutta un’altra cosa, spero che l’abbiano capito tutti.

Quale giocatore l’ha delusa di più, invece?

Elia, senza dubbio.

Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?

Direi un centrale difensivo, e poi un centrocampista di valore che possa alternarsi con quelli che attualmente sono i titolari fissi. Mi piacerebbe molto prendere Palombo dalla Sampdoria.

 

(Mauro Mantegazza)