«Pirlo è senza dubbio un colpo di calciomercato che serve per il rilancio della Juventus. Credo che possa convivere sia con Felipe Melo che con Aquilani. E’ un giocatore che può dare ancora tanto, non è sicuramente finito». Carletto Mazzone quando parla di Andrea Pirlo si lascia trasportare. Dispensa aggettivi lusinghieri, loda un giocatore che si capisce è rimasto nel suo cuore. Fu lui che un giorno decise di indietreggiarlo, portandolo da trequartista a giocare davanti alla difesa, in quel ruolo che lo ha fatto diventare grande nel Milan di Carlo Ancelotti. Il decano degli allenatori ne parla in esclusiva a ilsussidiario.net, raccontando anche un inedito: quando Ancelotti lo chiamò e decise di continuare a far giocare Pirlo nel ruolo creatogli dal tecnico romano.



Mazzone ha sentito: Pirlo è vicinissimo alla Juventus…

Lo so e sono contento per Andrea. E’ un giocatore che può dare ancora tanto e può far bene con i bianconeri, chiudendo a Torino la sua carriera. Sicuramente farà fare un salto qualitativo non indifferente alla Juventus: servono calciatori come lui per tornare agli splendori di un tempo.



Certo che con il suo arrivo uno tra Felipe Melo o Aquilani partirà…

Pirlo ha caratteristiche simili a quelle di Aquilani: sono entrambi giocatori di qualità. Se fossi l’allenatore però farei giocare tutti e tre. Non credo ci sarebbero grossi problemi…

Pirlo le deve tanto. Fu lei a creargli quel ruolo, davanti alla difesa, che è stato il suo marchio di fabbrica durante tutta la carriera…

Sia con l’Ascoli che la Fiorentina avevo trasformato alcuni giocatori da trequartisti a playmaker davanti alla difesa. E’ la zona piú importante perché ogni azione nasce da questa parte del campo. Quando arrivò a Brescia lo presi in disparte e gli disse: “Andrea avrei pensato per te questo tipo ruolo…”. Lui si fidò e con la maglia biancazzurra fece un grande campionato.



Poi la stagione successiva passó dall’Inter al Milan…

Iniziò nel 2001 la sua grande carriera con la maglia rossonera. In quel ruolo fece grandi cose. Credo di non averlo mai raccontato: sa che prima dell’estate mi chiamò Ancelotti…

 

E cosa le disse?

Mi chiese informazioni sul giocatore e su come tatticamente si era trovato in quel ruolo, perché anche lui voleva continuare a farlo giocare così. I risultati sono sotto gli occhi di tutti…

 

Un po’ le è dispiaciuto che sia rimasto ai margini in questa stagione…

Ha avuto un brutto infortunio che lo ha tenuto fermo per troppo tempo e non è stato utilizzato nel suo ruolo. Un campionato sfortunato. Poi forse ultimamente qualcosa si è rotto con l’ambiente…

 

Tormerà a fare grandi cose per la gioa dei tifosi bianconeri?

Certamente, ne sono sicuro. Ha qualità, velocità di pensiero e una tecnica che pochi hanno. Se andrà in porto, Marotta avrà fatto un grande colpo.

 

(Francesco Montini)