Le indiscrezioni delle vigilia non hanno trovato riscontro. La richiesta della Juventus di revoca dello scudetto 2006, dopo oltre un anno di attesa, è stata archiviata oggi dalla Procura Federale della Federcalcio. Dunque il tricolore del 2006 resta ai nerazzurri, nonostante quella stagione non fosse soggetta alle indagini in quello che divenne famoso come il filone di Calciopoli. La decisione del dottor Palazzi ha sorpreso un po’ tutto perché ci si aspettava una possibile revoca dello scudetto ai nerazzurri e una successiva non rassegnazione di quel titolo. Le motivazioni poi, diramate oggi una nota ufficiale, faranno discutere non poco e continueranno ad alimentare un dibattito che forse poteva essere chiuso oggi con una decisione diversa. «Il Procuratore federale, esaminati gli atti dell’indagine inerente alle trascrizioni delle conversazioni telefoniche depositate presso il Tribunale di Napoli nel noto processo penale in corso di svolgimento ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha disposto l’archiviazione del procedimento, non essendo emerse dalle risultanze istruttorie e dai contatti telefonici in atti fattispecie di rilievo disciplinare procedibili, non coperte da giudicato ovvero non prescritte ai sensi dell’art. 18 del C.G.S. vigente all’epoca dei fatti».
Le motivazioni sull’archiviazione saranno consegnate alle parti lunedì, mentre martedì saranno più di dominio pubblico visto che verranno date ai consiglieri per la riunione già fissata in Federazione. L’incartamento infine verrà esaminato ancora il prossimo 18 luglio. In queste due sedute potrebbero forse arrivare novità al riguardo.
Dunque sono state ritenute irrilevanti le telefonate che avevano messo in luce che non solo la Juventus ma anche altre società avevano l’abitudine di dialogare con i vertici arbitrali. Era forse l’occasione giusta per mettere la parola fine, per chiudere un dibattito che è andato avanti per troppo tempo. Oggi si è voluto invece tener viva questa spaccatura. C’era la possibilità di voltar pagina, nel bene o nel male. E forse si è persa l’ennesima importante occasione.