Siamo alle battute finali della telenovela Sanchez. Dalla Spagna trapelano voci sulla chiusura della trattativa, voci che dalla sponda Udinese vengono tuttosommato confermate. I giornali e i siti internet iberici sono convinti e rilanciano all’unisono la voce: Alexis Sanchez è un giocatore blaugrana. Ma non si fermano qui e danno anche ulteriori dettagli dell’operazione: nella notte sarebbe stato trovato l’accordo con la famiglia Pozzo per una cifra di 40 milioni di euro più bonus, tutti cash, senza nessuna contropartita tecnica. Il ragazzo cileno firmerà un contratto quadriennale con la squadra di Guardiola che, dalla cessione di Bojan Krkic alla Roma ha ottenuto un’iniezione di liquidità importante per chiudere l’affare con l’Udinese. Il ragazzo, impegnato ancora in Coppa America con la sua Nazionale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo di quanto trapelato dalla Spagna. Il suo Cile, qualificatosi al turno successivo della Coppa America, lo terrà impegnato ancora per qualche giorno in Argentina, prima di permettergli lo sbarco a Barcellona. Con i soldi incassati l’Udinese adesso si trova di fronte ad un “prezioso” dilemma: 40 milioni di euro sono una cifra decisamente sostanziosa che, sommata ai 15 milioni di euro ottenuti dalla cessione di Inler e agli 8 incassati per Zapata dal Villareal, costituiscono un tesoretto niente male. Come e dove spenderli?



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L’Udinese, attesa dal preliminare di Champions League, si trova adesso nella necessità di rinforzare la squadra: un difensore, un centrocampista e un attaccante – per sostituire Zapata, Inler e Sanchez – diventano tasselli prioritari da trovare. L’ingresso in Champions è un obiettivo che non può e non deve essere fallito.



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