Lo scudetto 2006, per ora, resta all’Inter. Questa la decisione del procuratore Palazzi, che ha disposto l’archiviazione della richiesta della Juventus di revocare il titolo ai nerazzurri. La parola fine non c’è ancora in quanto bisognerà attendere i consigli federali del 5 e 18 luglio per la decisione definitiva. Ma già adesso si può immaginare lo stato d’animo dei tifosi bianconeri, divisi tra rabbia e scoramento. Lo juventino vip Massimo Giletti, noto conduttore televisivo, commenta così la situazione in esclusiva per IlSussidiario.net: “Quanto è successo è una cosa che risale a tempi ormai antichi. Si voleva colpire una squadra ed è stato fatto. Di solito i processi hanno un certo andamento, qui invece si è preferito fare man bassa di tutto il sistema Juve. Non capisco perché non è stato deciso un trattamento analogo contro Inter o Milan, che pure sono spuntate fuori in tante intercettazioni…”.
Ammetterà, però, che Moggi non era certo senza colpe, anzi…
Moggi ha avuto sicuramente dei comportamenti che non doveva tenere, ma questo è un altro paio di maniche. Nella finale dei Mondiali 2006 tra Francia e Italia, c’erano praticamente tutti juventini in campo. Non credo che la Juve di allora, per vincere, avesse bisogno di chissà quali aiuti.
Secondo lei non c’era nessuna cupola?
Io non ricordo una sola partita con decisioni arbitrali completamente pro-Juve. La squadra ha avuto favori ma anche torti, e poi con le grandi succede sempre così. Anche l’Inter è stata aiutata in tante partite in questi anni ma cosa si è detto? Sono cose che succedono, semplici errori umani, e via dicendo.
Non c’era nessun sistema, lei dice. E adesso c’è a suo avviso? O gli arbitri sbagliano per sudditanza psicologica?
Guardi, non ho elementi per stabilire con sicurezza certe cose. Dico solo che, senza Calciopoli, magari Moratti era ancora lì a spendere milioni su milioni senza vincere nulla. Senza il nostro crollo, forse avrebbe continuato a perdere.
Ammetterà, però, che la Juve sta arrancando negli ultimi anni per colpe proprie…
Sì, sicuramente. Credo che ci siamo illusi con Ranieri, con quel terzo posto, pensando che bastasse poco per tornare a vincere. Secondo me si è sbagliato soprattutto a non cercare gli uomini giusti. Dico uomini perché per me viene prima l’uomo e poi il calciatore. Dovevamo cercare gente che fa spogliatoio, gente ‘con le palle’ (testuale, ndr).
In una recente intervista a Sky Aquilani ha parlato di una Juve con chiari limiti…
Limiti psicologici prima ancora che tecnici, come dicevo. Abbiamo visto una squadra senza combattenti, con i giocatori che letteralmente non sapevano a chi dare la palla. E comunque Aquilani per primo ha deluso, non ha dato ciò che ci si aspettava. Lui come Felipe Melo, è mancato il giocatore che trasmetteva quel qualcosa in più agli altri.
Potrebbe essere Andrea Pirlo questo giocatore?
Pirlo è ai vertici da sempre, è uno concreto. L’unica incognita è data dalle sue condizioni fisiche ma se sta bene è perfetto per la Juve.
Chi potrebbe essere il suo partner ideale in mezzo al campo? Sissoko, Melo o bisogna prendere un nuovo mediano?
Melo, con un regista puro al suo fianco, andrebbe valutato. Può essere una buona soluzione, ma non so se la Juve gli darà un’altra chance, mi sa di no. E’ un ragazzo che deve crescere soprattutto mentalmente. Comunque in mezzo non stiamo messi male, abbiamo tante opzioni, Sissoko, Marchisio, Pazienza. Non dovendo fare le coppe, credo che siamo a posto.
Da tifoso qual è il giocatore che sogna di vedere in bianconero?
Thiago Silva.
Uno più fattibile? Per esempio lei spenderebbe grosse cifre per Aguero? O su chi punterebbe come top player?
Io penso che un attacco Matri-Quagliarella vada più che bene. Io non spenderei grosse cifre per un solo giocatore, prenderei piuttosto dei giovani con voglia di emergere. Come riserva punterei su Kozak della Lazio, è uno che combatte e non costa grosse cifre. Per me la Juve deve fare come il Palermo o l’Udinese, scovare in giro dei talenti e valorizzarli, magari anche prestandoli a squadre satelliti. Se c’è una cosa che mi stupisce è proprio che la società non riesca mai a scoprire e a lanciare dei giovani di qualità.
Puntando solo sui giovani, però, si rischia di dover aspettare ancora molto per tornare a vincere…
Sì, ma vincere subito non è facile in nessun caso. In questo modo, invece, programmi e pian piano ti costruisci la squadra del futuro.
Insomma, i Neymar e i Messi bisogna costruirseli in casa. Esattamente, proprio così. Giusta la scelta Conte per la panchina?
Giusta ma tardiva, visto che andava presa due anni fa. Non so perché i dirigenti non ci abbiano pensato prima. Comunque, credo che la Juve possa solo migliorare con Conte.
Lo si diceva anche la scorsa estate con Del Neri…
E’ vero, al peggio non c’è mai fine, però credo che Conte abbia le qualità giuste. E poi la squadra che sta nascendo mi pare buona. Abbiamo due terzini molto bravi come Lichtsteiner e Ziegler, un regista come Pirlo, che ci mancava da anni. Una base su cui lavorare c’è.
Per finire, un suo pensiero sul nuovo stadio. Porterà bene secondo lei?
La Juve è sempre in anticipo sui tempi e questo nuovo stadio, che è un gioiello, lo dimostra ancora una volta. Starà adesso ai tifosi riempire questo ‘gioiello’ anche se dipenderà tutto dalla squadra. Se farà bene, son certo che lo vedremo presto pieno. Nella speranza di tornare presto a festeggiare qualcosa…
(Alessandro Basile)