Lunedì sarà il gran giorno di Mirko Vucinic alla Juventus. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’attaccante montenegrino firmerà il contratto con la società bianconera, esattamente un quadriennale da oltre 3 milioni di euro a stagione più bonus legati a obiettivi e rendimento. Una vera liberazione per il giocatore, che aveva deciso da tempo di lasciare la Roma. Vucinic approda in una squadra che ha intenzione di metterlo al centro del progetto e di fargli sentire quella fiducia che negli ultimi mesi era mancata nell’ambiente capitolino. “Sono contento, era quello che volevo”, ha commentato il montenegrino. Ieri notte, all’Hotel Principi di Piemonte, Marotta e Sabatini, alla presenza del procuratore Lucci, hanno trovato l’accordo; la Juve pagherà 15 milioni di euro in tre esercizi. Lunedì le visite mediche e poi la firma sul contratto. Conte è stato accontentato; con Vucinic potrà sbizzarrirsi tra più moduli. Può schierare l’ormai ex-romanista come ala sinistra nel 4-2-4, da seconda punta in un 4-4-2, in alternanza con Quagliarella e Del Piero, e da esterno in un eventuale 4-3-3. Risolto il problema attacco, ora i bianconeri vogliono tamponare la falla al centro della difesa. L’obiettivo numero 1 è sempre lui, l’uruguagio Diego Lugano, grande protagonista della vittoria della Coppa America da parte della sua Celeste. Il giocatore potrebbe arrivare addirittura a parametro zero, visto che il club in cui milita attualmente, il Fenerbahce, rischia di essere retrocesso per illecito; il calcio turco è infatti travolto da una bufera in pieno stile Calciopoli. Tutto il mondo è paese. In caso di problemi per Lugano, Marotta ha già pronte le alternative; un altro uruguaiano, giovane rivelazione della Copa, quale Coates, in forza al Nacional Montevideo (valutato 10 milioni di euro), e un brasiliano, Rhodolfo del San Paolo. Quest’ultimo è da qualche anno uno dei difensori più affidabili del Brasileirao ed è stato accostato diverse volte alle squadre italiane. Chiunque arriverà, dovrà dimostrare di essere in grado di guidare la retroguardia. Il pur bravo Chiellini non è un vero e proprio leader, Barzagli può essere un’ottima alternativa, Bonucci deve ancora crescere tanto. Insomma, serve un difensore di spessore, forte, esperto



E carismatico. Il 4-2-4 di Conte avrà bisogno di buoni frangiflutti; niente assalti alla cieca, ordina il mister.

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