Juventus-Betis Siviglia è certamente la partita di maggior spessore affrontata fino ad ora dalla nuova Juve di Antonio Conte. Un cammino cominciato in crescendo per un cantiere della Juventus che progredisce in fretta con tanta qualità, disciplina e impegno. Il Betis Siviglia è squadra tosta, che trova nei bianconeri l’ultima avversaria prima dell’inizio del campionato spagnolo. Insomma, preparazione pressoché ottimale e concentrazione già da campionato per la squadra biancoverde. Juventus-Betis Siviglia promette quindi grande spettacolo.
La Juventus di Conte arriva all’Arechi di Salerno con tante incognite che si trasformano in un’unica certezza: quella di dover lavorare tanto per crescere e migliorare ogni giorno e ad ogni partita. Pur essendo lontani dalla maledizione infortuni che ha torturato la Juventus lo scorso anno, ancora non tutti gli effettivi saranno a disposizione di Conte. Ma questo non è un problema, anche perché l’organico bianconero è decisamente imponente (e impone anzi qualche scelta oculata in uscita) e il 4-2-4 che Conte potrebbe disegnare è almeno per gli 8/9 undicesimi quello che potrebbe proporsi come formazione tipo. Da notare ancora – con piacere – l’impiego di Pasquato che permette sia di vedere i progressi di un gioiellino che promette bene contro una formazione “vera”, che di apprezzare una volta di più Marchisio come centrocampista centrale a fianco di Pirlo. Si sa che Conte non ama i giocatori troppo duttili e il fatto che – seppur nel posto che teoricamente sarà di Vidal – Marchisio oramai giochi con una certa continuità è indice di una scelta di campo. Non ci sarà Chiellini e l’occasione per Bonucci è ghiotta per dimostrare di non essere destinato alla formazione “B”. Da più parti si parla del mistero legato a Quagliarella. Ancora indisponibile, forse sul mercato, Quaglia prosegue il lavoro differenziato. Oggi non ci sarà, ma decisamente sarà una assenza ingombrante.
Il Betis Siviglia arriva a Salerno con entusiasmo e tantissima determinazione. Il prossimo sarà un impegno ufficiale, e non un impegno qualsiasi: derby alla prima di campionato non è cosa da tutti i giorni. Per di più giocherà in casa, insomma di steccare non se ne parla. Probabile che schieri la formazione titolare nel primo tempo e qualche variante nella ripresa, ma di sicuro sarà partita vera. Tutto esaurito all’Arechi con 35mila posti stipati e con un tifoso d’eccezione Pavel Nedved che sicuramente metterà ulteriore stimolo all’undici di Conte. Ma ora basta parlare, perché Juventus-Betis Siviglia sta per cominciare…
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