Mirko Vucinic è felicissimo. Con il suo arrivo alla Juventus ha avuto esattamente ciò che desiderava. Una grande squadra, anche se reduce da due annate abbastanza imbarazzanti. E in cerca di rilancio, intenzionata a mettere il montenegrino al centro del progetto. “Quando il mio procuratore mi ha detto che mi cercava la Juve non ho avuto dubbi – ha spiegato Vucinic in conferenza – Ho scelto la Juventus già solo per il nome, quello della squadra più amata e conosciuta dagli italiani”. Chissà a Roma come prenderanno queste dichiarazioni… Attorno al nome del montenegrino c’è stata un’aspra discussione se sia o meno un top player. C’è chi lo considera tale, e chi lo ritiene buono e niente più: “Io top player? Mi sento un professionista e un tesserato. Poi il campo mi darà ragione se sono top o qualcos’altro”, è la risposta del diretto interessato. Inevitabile parlare del suo passato giallorosso: “Perché è meglio la Juve della Roma? Perché a Roma è finito un ciclo e perché sono venuto nella squadra italiana più amata e conosciuta al mondo. Ricordi ce ne sono, belli e brutti come sempre, ma la cosa importante è che sono qui e spero ci saranno solo ricordi belli. Avevo deciso di andarmene alla fine della scorsa stagione, ne parlai con Pradé, lo ringrazio di cuore, lui e la Sensi, che mi hanno dato tanto”. Secco no comment invece sulla nuova Roma: “Se il nuovo ciclo della Roma mi convince? Non rispondo”. Vucinic garantisce che non avrà problemi a giocare in qualunque posizione: “Esterno o centrale? A ogni giocatore piace giocare, io mi metterò a disposizione del mister e della squadra”. Nemmeno il non giocare la Champions lo spaventa “perché la squadra è forte, cercheremo di qualificarci per disputarla e non solo. Non scopro io che la Juve è una grandissima squadra costruita per vincere”. Il ‘costruttore’, cioè il dg bianconero Marotta, incassa e approva: “Vucinic il nostro top player? Il nostro mercato è caratterizzato dall’obiettivo di alzare il livello qualitativo del gruppo che Conte ha rilevato questa stagione, e la strada che abbiamo preso è quella giusta. Pirlo, Vucinic, Vidal, sono giocatori indicati da esperti del calcio come giocatori di grandissima qualità”. E l’elenco non finisce qui. Altri giocatori di livello sbarcheranno presto a Torino, assicura il dirigente: “La società farà ogni sforzo per soddisfare quelle che sono le indicazioni di Conte e rendere più omogeneo questo gruppo. Questo è un mese in cui ci saranno molte operazioni in entrata e in uscita, anticiparne ora nomi sarebbe fuori luogo”. Di sicuro, verrà sfoltita la rosa, al momento ancora troppo numerosa, poi “porte aperte in entrata e in uscita”.



Marotta non ha nessun rimpianto per essersi fatto sfuggire gente come Aguero e Sanchez, finita altrove a peso d’oro: “Il prezzo di Mirko? Non bisogna mai farsi condizionare dagli aspetti contabili, secondo me è una cifra importante quella che la Juve ha pagato, per avere un ottimo giocatore. Certo, paragonata a cifre come i trasferimenti di Sanchez, Aguero, Pastore… quelle sono a mio avviso fuori luogo, che vanno oltre i principi del fair play e sconfinano nella non eticità”.



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