La Juventus pensa al presente ma anche al futuro. Nel mirino bianconero ci sarebbe infatti il 19enne bomber Leandro Diaz, in forza al Lanus. Diaz si è messo in luce nella nazionale argentina Under 18, prima di essere convocato per il mondiale Under 20. Secondo indiscrezioni provenienti dall’Argentina, Marotta avrebbe intenzione di fare sul serio per il giovane bomber, il cui acquisto da parte della Juve sarebbe caldeggiato da una persona speciale. Parliamo di un ex-juventino, Mauro German Camoranesi, che ne avrebbe suggerito il nome alla dirigenza. Dunque, una Juventus che, come dicevamo, non perde di vista la linea verde. Cosa ancor più bella da fare quando le cose vanno bene nell’attualità. L’ambiente è infatti al settimo cielo, dopo l’inaugurazione del nuovo stadio ed il roboante successo sul Parma. Del Piero, in un’intervista odierna, ha parlato di morale a mille, di entusiasmo palpabilissimo, ma ha anche invitato i suoi a non eccedere. In fondo, ha spiegato, non si è vinto ancora nulla. Una battaglia, quella contro i gialloblù, è stata portata a casa, ma ora bisogna costruire tutto il resto. A partire dal prossimo impegno, la difficile trasferta di Siena. Lo scorso anno il principale limite dei bianconeri è stato rappresentato proprio dalla continuità. Spesso la squadra si distraeva, con relativa facilità, perdendo un mare di punti contro le cosiddette piccole. Quest’anno, invece, come ha ammonito il capitano, ciò non dovrà più accadere. Bisognerà sempre tenere alta la guardia, contro qualsiasi avversario ed in qualsiasi partita. Casomai i giocatori si ‘rammollissero’, comunque, c’è sempre mister Conte, pronto con i suoi urlacci a riportare tutti alla realtà. Del Piero lo ha sottolineato: “Il mister cura ogni piccolo dettaglio e ci rompe le scatole su tutto…”, non disdegnando una frecciatina tanto ironica quanto affettuosa. Ed effettivamente sembra proprio così. Basti pensare alla rabbia leonina del tecnico dopo il rotondo poker rifilato al Parma. Nel mirino la direzione arbitrale, rea, a suo avviso, di aver negato un gol valido ed un rigore alla Juve. Come a dire, non molliamo nulla, con annesso richiamo alle vicende di Calciopoli (“Nessun arbitro si erga a paladino di giustizia”). Ora Conte rivedrà, nel prossimo turno, la squadra del passato, appunto il Siena.



Difficile, però, che si faccia commuovere dall’incontro. Antonio il duro ha una missione troppo importante da portare avanti.

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