Il “teatro dei sogni” ha chiuso i battenti due giorni fa, dando appuntamento agli appassionati di calciomercato a gennaio 2012. La Juventus, in questa sessione di mercato, ha messo a segno ben 9 colpi in entrata, anche se non sono molti i tifosi juventini ad essere soddisfatti dell’andamento della campagna acquisti. Il popolo bianconero si aspettava “3/4 top player” – come disse Marotta – ma l’attesa spasmodica per i campionissimi è andata delusa. Per parlare degli innesti bianconeri e per “raccontarci” l’umore della tifoseria della Vecchia Signora, è intervenuto – in esclusiva a ilsussidiario.net – Antonello Cuccureddu, ex giocatore amatissimo della Juventus. Cuccureddu è subito molto netto: “Quest’anno sono stati comprati diversi buoni giocatori, tutti però da vedere all’opera. Gli unici già affidabili sono Vucinic, Pirlo e Vidal” – sostiene l’ex difensore – “In fondo si è proseguito con la politica degli anni scorsi: tanti calciatori acquistati, ma nessun campione, nessun fenomeno”. Insomma, il parere dell’ex calciatore bianconero è in linea con quella che è “l’accusa” rivolta alla dirigenza bianconera: avere acquistato tanto ma aver acquistato male. “E’ mancato soprattutto l’acquisto importante in difesa: c’era assolutamente bisogno di uno che sapesse prendere in mano e guidare il reparto arretrato” è il parere di Cuccureddu, che sottolinea come il perseverare in questa politica del comprare tanti giocatori (ma non campioni) non è ciò che serve alla Juventus: “direi che in questo modo si ricomincia sempre da capo: si smantella una squadra ogni volta e poi si deve ricostruire. Il tutto nasce dall’esigenza di tornare a vincere subito, ma senza una programmazione chiara non si va da nessuna parte”. Anche le mancate cessioni potrebbero, secondo Cuccureddu, rendere difficile la gestione del lavoro ad Antonio Conte: “una rosa troppo ampia, con giocatori che difficilmente accetteranno la panchina, potrebbe creare dei problemi all’interno della squadra e rendere davvero tribolata la stagione della Juventus“.



.

Il rimedio a questa situazione? “Programmare. E avere dirigenti esperti di calcio” – risponde prontamente Cuccureddu – “dirigenti che mastichino calcio e che sappiano gestire una società a tutti i livelli”. Insomma, il cammino per riportare la Juventus ai fasti di un tempo sembra destinato ad essere ancora lungo.



Leggi anche

Vinicius Tobias si tatua nome della figlia ma scopre di non essere il papà/ Ex Real Madrid lo scopre dal test