Nella Juventus che vince e convince ci sono due volti bui. Quelli di Milos Krasic e Fabio Quagliarella. I due non sono riusciti finora a trovare spazio nell’undici titolare. Il serbo deve vedersela con i pimpantissimi Giaccherini e Pepe, mentre l’ex-Napoli sconta la folta concorrenza in avanti, composta da giocatori del calibro di Matri, Vucinic e Del Piero. Entrambi, però, troveranno spazio pian piano e saranno importanti nel corso della stagione. E’ questa l’opinione di Beppe Marotta, direttore generale del club bianconero, intervenuto ai microfoni di Sky nel pre-partita di Juventus-Bologna. Quagliarella, spiega il dg, ha quasi recuperato del tutto dall’intervento al ginocchio subìto lo scorso anno. Sicuramente riuscirà a ritagliarsi i suoi spazi, dando così un apporto di rilievo. Stessa musica per Krasic: “Non pensiamo di cederlo, vogliamo tenerci i migliori”, è il leit-motiv marottiano. Insomma, entrambi stiano sereni e aspettino il loro turno. Ci sarà spazio per tutti, è questo il succo del discorso. L’assenza delle Coppe, va detto, non aiuta. Tra campionato ed impegni europei sarebbe stato ideale effettuare un po’ di sano turn-over. Ma niente da fare, ci sarà solo la Serie A – più la Coppa Italia – da onorare. Saranno problemi di Antonio Conte, anzi no. Perchè il tecnico ha dimostrato di essere un vero sergente di ferro, che non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di fare le scelte. Il verbo di Conte è uno solo: essere umili e determinati. Giocare con la grinta della provinciale, ma con la mentalità della big. Il grande merito del mister, secondo Marotta, è stato quello di aver trasmesso il senso d’appartenenza al club “che era venuto a mancare negli scorsi anni”. Oltre alla voglia di vincere, naturalmente. Senza contare che la rosa è stata “migliorata notevolmente rispetto ad un anno fa”. Secondo Marotta il parco giocatori è diventato più omogeneo a livello di valori e tutti potranno dare il loro contributo. Krasic e Quagliarella (ma non solo loro) dovranno capire questo e calarsi anima e corpo nel progetto. Un progetto giustamente ambizioso, che vuole riportare la Juve ai livelli che le competono. La partenza è stata incoraggiante, ma è meglio non gasarsi troppo, come direbbe Conte.



Per tornare grandi bisognerà soffrire, sbuffare e sudare. La squadra lo sta capendo, e presto lo dovranno capire tutti, tifoseria compresa.

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