Alla fine tra Fiorentina e Juventus vince la paura. In campo per la semifinale di andata di Coppa Italia Primavera (nel pomeriggio a Trigoria l’altra gara: la Roma ha travolto il Milan con un netto 6-1), le due squadre danno vita ad una partita maschia, fatta di tanti scontri a centrocampo e folate a sprazzi. Il pareggio è il risultato più giusto per quello che si è visto in campo, e tutto viene rimandato al ritorno di Torino. Si gioca all’Artemio Franchi, e forse i ventidue in campo sentono la responsabilità e il peso di tale palcoscenico. Nei viola Jackson Da Silva Beckham parte dalla panchina (c’è Acosty), nei bianconeri spazio a Padovan davanti e Beltrame in luogo di Schiavone in mediana. Pronti via e Acosty si gira su Liviero, punta la porta e prova il destro: Sluga in due tempi controlla. La gara non decolla, anche se Appelt Pires per la Juventus e Panatti per la Fiorentina provano a far girare palla e dare lucidità alla manovra. Ma prevalgono le difese e gli interditori a centrocampo: in particolare è ottima la prova di Chibsah, migliore in campo. Nella prima frazione si segnalano un paio di uscite di Svedkauskas su cross di Carfora da destra e una conclusione sballata di Padovan, liberato in posizione defilata sempre dal terzino destro della Juventus. Detto che la Fiorentina è costretta sul finire di frazione a sostituire il centrale Biondi (problema muscolare) con Empereur, passiamo alla ripresa. Dove, se possibile, succede ancora meno: è vero, le squadre si allargano e le occasioni ci sarebbero anche; ma sono delle gocce in mezzo a un mare di tatticismo e timore di subire un gol. Così sono estemporanei i tentativi di De Silvestri e Spinazzola da una parte (bravissimo il lituano Svedkauskas) e le incursioni di Matos dall’altra (un paio di iniziative sulla sinistra, ma i compagni hanno la mira storta e non ne approfittano). Jackson Da Silva entra in campo nella ripresa al posto dell’acciaccato Babacar, ma combina poco e si nota solo per un destro che finisce a lato da buona posizione. E nemmeno gli ingressi di Libertazzi, Schiavone e Barbero cambiano le cose. C’è ancora tempo per il giallo per Matos (simulazione, il tocco di Carfora c’è ma è lievissimo e il brasiliano si lascia cadere con fin troppa facilità), poi l’arbitro sancisce la fine. Tutto rimandato alla partita di ritorno. La Juve deve vincere, alla Fiorentina andrà bene un pareggio con gol.
(Claudio Franceschini)
Svedkauskas, Bittante, Ashong, Biondi (Empereur), Agyei, Camporese, Acosty, Panatti (Barbero), Babacar (Jackson Da Silva), Campanharo, Matos. All. Semplici
Sluga, Carfora, Liviero, Appelt Pires, Gouano, Rubin, Spinazzola (Schiavone), Chibsah, Padovan (Libertazzi), Beltrame, De Silvestro. All. Baroni
Ammoniti: Carfora, Chibsah, Bittante (F), Matos (F)