L’avventura alla Juventus di Marco Borriello può iniziare nel migliore dei modi. L’attaccante è felicissimo del suo sbarco a Torino: parola di Tiberio Cavalleri, il suo agente, ai microfoni di TuttoJuve.com. La Roma sembra già un lontano ricordo. Le visite mediche – è la conferma di Cavalleri – sono andate nel migliore dei modi, per cui l’operazione si è chiusa con la soddisfazione di “tutte le parti in causa”. Per il prestito di Borriello la Juve ha sborsato 500mila euro. Se a fine stagione sarà soddisfatta del suo rendimento, dovrà scucire 7 milioni e mezzo: questa la cifra fissata per il riscatto, da esercitarsi, ovviamente, a fine campionato. Domani l’ex-romanista sosterrà il primo allenamento a Vinovo, prima di unirsi al resto dei compagni. Cavalleri è tornato sulla questione del presunto ‘gran rifiuto’, ribadendo che il suo assistito non ha mai detto no ai colori bianconeri. “Sinceramente è difficile che si rifiutino squadre di questa importanza”, è la sua tesi. Il ragazzo, ha chiosato, “darà il massimo per la causa juventina”, poi per il riscatto, chiaramente, dipenderà tutto dalle decisioni di Marotta e soci. “Non aggiungo altro”, è la conclusione del noto procuratore. Dall’8 gennaio, data della trasferta di Lecce, toccherà a Borriello fare di tutto per conquistarsi la stima del mondo Juve. Tra i tifosi bianconeri sembra circolare un certo scetticismo, non tanto per motivi tecnici, quanto per la questione del presunto ‘no’. Dall’entourage del centravanti si sono sempre affannati a smentire, spiegando che, all’epoca dei fatti, il giocatore preferì andare alla Roma: nessuna bocciatura, quindi, nei confronti della Vecchia Signora. A Torino, comunque, non avrà vita facilissima. La concorrenza è nutrita e di alto livello. Matri e Vucinic sembrano partire davanti a tutti, ed in panchina siede gente come Quagliarella e Del Piero, non proprio gli ultimi arrivati. Per il bomber napoletano tornare a vestire i panni di ‘SuperMarco’ non sarà una missione da poco. Occorrerà innanzitutto ritrovare la rabbia e gli stimoli giusti: quegli stimoli che, evidentemente, Luis Enrique non gli riconosceva, visto che il tecnico asturiano – salvo all’inizio della stagione – non gli ha mai concesso spazio.
Alla Juve Borriello si augura che suoni tutt’altra musica. Starà solo a lui: di certo Conte non avrà alcuna preclusione nei suoi confronti.