L’obiettivo della Juventus, impegnata stasera (ore 20.45) a Bergamo, è presto detto: conquistare il titolo di campione d’inverno. Basterà (si fa per dire) battere l’Atalanta e lo scettro di metà stagione sarà nelle mani di Antonio Conte, senza nemmeno attendere Novara-Milan, in programma domani (visto che i rossoneri sono un punto indietro). Un’occasione ghiottissima, dunque, per riassaporare un traguardo che manca a Torino dal 2006 (ma lo scudetto, arrivato a fine torneo, fu poi revocato). Una volta, conquistare certi risultati era un’abitudine per la Vecchia Signora, come ha sottolineato di recente Gigi Buffon. Adesso, invece, sembra quasi una sorpresa, ma non lo è se andiamo a vedere l’eccellente lavoro svolto finora da Conte, che è riuscito a rivitalizzare un gruppo di giocatori che sembrava alla deriva. Innanzitutto dal punto di vista psicologico, visto che bisognava agire soprattutto sulla mente dei calciatori, dopo due settimi posti consecutivi. Il mister si è affidato e continua ad affidarsi ad un gruppo-base, quasi intoccabile. Basti pensare che la Juve è la squadra di A con il maggiore divario – a livello di minutaggio e presenze – tra titolari e riserve. La musica non cambierà nemmeno stasera a Bergamo. Largo, quindi, ai soliti noti, ovvero Buffon in porta, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e De Ceglie (l’unica novità, a scalzare Bonucci) in difesa, Vidal, Pirlo e Marchisio a centrocampo, davanti tridente Pepe-Matri-Vucinic. L’unico indisponibile è Fabio Quagliarella, reduce dall’operazione allo zigomo, per il resto tutti disponibili, compreso Milos Krasic, che, però, dovrebbe accomodarsi in tribuna. Il serbo è da tempo in lista di sbarco e aspetta novità sul suo futuro. Sul fronte nerazzurro non cambia molto nemmeno Colantuono, che schiererà i suoi secondo il consueto 4-4-1-1, con Maxi Moralez alle spalle di Denis. In mezzo al campo ci sarà Cigarini in cabina di regia, assistito da Padoin, con Schelotto e Bonaventura sulle fasce, mentre la linea difensiva vedrà agire – da destra a sinistra – Raimondi, Ferri, Manfredini e Peluso, davanti all’estremo difensore Consigli. Il pubblico di Bergamo dovrebbe accogliere l’ex Conte senza troppa ostilità. L’attuale tecnico bianconero, che guidò la Dea nella stagione 2009-10, si dimise per contrasti con una parte dello spogliatoio: un gesto di serietà particolarmente apprezzato dalla tifoseria orobica.



 

 

Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono

 

A disp.: Frezzolini, Stendardo, Brighi, Ferreira Pinto, Minotti, Marilungo, Gabbiadini.

 

Squalificati: Doni, Lucchini, Carmona

 

Indisponibili: Bellini, Capelli



 

Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic. All.: Conte

 

A disp.: Storari, Bonucci, Marrone, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Borriello.

 

Squalificati: nessuno

 

Indisponibili: Quagliarella

 

 

Arbitro: Celi

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