Atalanta–Juventus termina con la vittoria bianconera per 0-2. Risultato all’inglese per una vittoria meritata sotto diversi aspetti. Un possesso palla che dopo i 90 minuti si attesta sul 60%, un numero di tiri totali (20-7) e un numero quasi al raddoppio di palle giocate (722-423) mostrano come lo strapotere juventino si sia espresso al meglio delle proprie qualità. D’altro canto però gli orobici hanno resistito per quasi un’ora grazie ad un sistema difensivo abbastanza attento. Infatti la protezione dell’area (42,2%) è di poco inferiore a quella juventina. Dopo il gol di Lichtsteiner, nonostante l’ingresso in campo di un altro attaccante, Marilungo, la manovra offensiva non ha saputo destreggiarsi al meglio. Il dato relativo ai passaggi riusciti (57%) mostra come il pressing degli ospiti sia stato decisivo nell’evitare situazioni spiacevoli. La palma di miglior in campo difficilmente sarà strappata a Chiellini, visto l’eccellente lavoro in fase difensiva. Udite, udite…ben 43 palloni recuperati. Un numero mostruoso di interventi del difensore toscano che mostra come può dare il meglio di sé al centro della difesa. Un numero di palloni reucperati ancora più impressionante visto lo stacco dal miglior concorrente in gara, Manfredini fermo a quota 20. Pirlo, invece è colui che ha dato più legna ai forni d’impostazione juventina, collezionando ben 78 passaggi.
– Dopo 55 minuti di attesa la gioia dei tifosi bianconeri può esplodere. Sulla tre quarti Pirlo chiama palla. Alza lo sguardo e trova Lichtsteiner libero da Peluso. L’ex milanista dà credito allo svizzero e disegna una parabola perfetta. Lichtsteiner di testa in tuffo colpisce verso la porta. Consigli smanaccia come può, ma il pallone finisce nel sacco. L’euforia del terzino bianconero continua ad esplodere sotto il settore ospiti. La Juve rischia poco e a 5 minuti dallo scadere trova anche la seconda rete. Con la dovuta e consueta calma l’azione ospite si alimenta dalla destra. Pirlo in aiuto a Lichtsteiner serve Marrone a rimorchio del limite d’area. Il giovane torinese prova il colpo sotto a scavalcare la linea difensiva degli ospiti. Giaccherini, mantenendo la posizione regolare, scatta in area e prolunga la parabola. Consigli non si tuffa nemmeno e per la seconda volta un giocatore bianconero corre sotto il settore ospiti.
– A fine partita Colantuono rimane obiettivo come al solito: “Poco da dire. Più di così francamente non si poteva fare. Non ho nulla da rimproverare ai miei”. Grandi sorrisi, sintomo di soddisfazione, invece emergono dalle dichiarazioni di Conte e Lichtsteiner. Il tecnico salentino, però, non si scompone ricordando di quanto ancora ci sia da lavorare: “E’ vero sono stupito di questa Juve. Ammetto che nemmeno io me l’aspettavo di vederla così in alto”. Alla consueta domanda sulle aspettative stagionali, Conte ricorda tutto ciò che ha imparato: “Non ho paura a pronunciare la parola Scudetto. Ma visto che ne ho vinti parecchi da calciatore, sono certo del fatto che ancora non abbiamo fatto nulla. Occorrono pazienza, sacrificio e disponibilità. E lavoro, lavoro e ancora lavoro…”. Rimane con i piedi per terra anche Lichtsteiner: “Dopo questi tre punti, dal nostro spogliatoio non parte nessun proclama. Cambia ben poco rispetto a ieri, la strada è ancora lunga”. (Francesco Davide Zaza)