Prima partita del 2012 per questa Juventus protagonista in campionato: 34 punti, primato in coabitazione con il Milan e l’appuntamento a Lecce, contro la formazione ultima in classifica con 9 punti. Un match che sulla carta non dovrebbe essere difficile, con i bianconeri pronti a incamerare un nuovo successo nella corsa verso lo scudetto. La Juventus non ha ancora perso, ha dimostrato di essere compagine quadrata e rocciosa. Inoltre, a differenza delle squadre concorrenti per il tricolore, non deve giocare le coppe europee, un vantaggio che si potrebbe sentire soprattutto verso fine stagione. Di fronte avrà il Lecce, che spera di arrivare a una salvezza che sembra per il momento molto problematica con la nuova guida tecnica di Serse Cosmi. Un Lecce che non può fare più calcoli, deve sbrigarsi a racimolare punti importanti e quindi con la Juventus dovrà pensare ai tre punti. Sulla carta comunque non dovrebbe esserci storia, visto che il divario tecnico tra le due squadre è troppo evidente. Vedremo se i salentini sapranno invertire questo pronostico che li vede sfavoriti. Per commentare questo match abbiamo sentito Sergio Brio, difensore della Juventus mitica degli anni ’70 e ’80, quella che vinceva tutto. Eccolo in questa intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Lecce-Juventus, partita dal pronostico scontato?
Sulla carta è tutto semplice, ma poi le partite sono un’altra cosa, visto che in Italia non ci sono mai squadre materasso e quindi la Juventus deve andare a Lecce e giocare concentrata fino in fondo il proprio match e possibilmente portare a casa i tre punti.
Quali giocatori secondo lei stanno dando l’apporto più importante a questa Juventus e potrebbero essere determinanti anche a Lecce?
Pirlo, Marchisio e Matri stanno giocando molto bene. Loro e Vucinic, se giocherà, potrebbero dare quel qualcosa in più in questa partita a Lecce.
Si può fare un paragone tra Trapattoni e Conte, visto che lei conosce molto bene il Trap?
No, paragoni non ne farei, anche se riconosco che Conte sta lavorando molto bene. Trapattoni è un tecnico eccezionale. Quando era alla Juventus sapeva unire i giocatori, fare spogliatoio. Era molto pacato, ma sapeva dirigere nello stesso tempo nel migliore dei modi la squadra.
Siamo nella fase del mercato di gennaio, serve qualche giocatori per rinforzare la Juventus oltre a Borriello?
Dovrebbe arrivare Caceres, dopo la sua esperienza al Siviglia. Se è migliorato potrebbe essere un difensore molto utile alla Juventus. La Juventus avrebbe bisogno di un difensore centrale. Serve anche un centrocampista che possa far tirare il fiato ai giocatori finora utilizzati.
Come mai secondo lei che è stato un grande difensore, non nascono più grandissimi giocatori in questo ruolo?
Difensori centrali non ce ne sono più, da nessuna parte, in Italia e nel mondo. Nel ruolo di difensore non si insegnano più quei fondamentali necessari a migliorare, a essere veramente completi.
Parliamo ancora di campionato: questa Juventus può vincere lo scudetto?
Direi di si, deve stare attenta al Milan. Non vedo altre antagoniste per la conquista dello scudetto.
Cosa fa grande un giocatore?
L’intelligenza, il fatto di essere oltre che un giocatore anche un vero uomo.
E’ ancora tifoso della Juventus?
Come potrei non esserlo, dopo tutta la carriera passata in bianconero?
(Franco Vittadini)