Parte bene il 2012 bianconero. Un gol di Matri nel primo tempo decreta i tre punti d’asporto a Lecce. E’ davvero una Juve mordi e fuggi quella vista quest’oggi al Via del Mare. I giocatori di Conte non hanno infatti mostrato la brillantezza e il ritmo con cui avevano imposto la loro leadership a fine 2011. Poco male. L’obiettivo era non farsi sorprendere da un Lecce, sì fanalino di coda, ma comunque molto pericoloso soprattutto nelle ripartenze. Ci ha pensato poi Matri al 27esimo a correggere in rete un missile di Vucinic momentaneamente parato da Benassi. Risultato raggiunto e decima vittoria stagionale. L’unica nota negativa della domenica bianconera, l’infortunio a Quagliarella. Seppur di lieve entità (frattura allo zigomo destro), arriva nel match che pareva tanto occasione di riscatto per l’attaccante stabiese. Per il Lecce di Cosmi invece c’è poco da rimproverare. Con un pizzico di precisione e concretezza in più il pareggio sarebbe potuto arrivare. Malgrado la sconfitta, un segnale forte della squadra giallorossa e un posto prenotato per la corsa alla salvezza (magari con qualche innesto in più). Come di consueto, cerchiamo di leggere attraverso i dati specifici la gara di quest’oggi. A differenza delle ultime gare, la Juventus non è riuscita a imporre il proprio gioco, come testimonia il possesso palla che la vede in lieve vantaggio (52%). L’equilibrio tra le due compagini si rileva anche sulla supremazia territoriale (9’:18’’ per i padroni di casa, 9’:32’’ per i bianconeri) e sulla precisione nei passaggi (63.1% per il Lecce, 69.6% per la Juventus). Ciò nonostante gli 8 tiri in porta (contro i 3 del Lecce) confermano di come la squadra di Conte abbia avuto più occasioni per chiudere il match. La percentuale di pericolosità della Vecchia Signora, infatti, distanzia largamente quella salentina (55,5% rispetto al 36%). Per quanto riguarda le individualità che si impongono sul match, troviamo Vucinic e Matri tra i due più attaccanti più coraggiosi della partita. 5 tiri per Vucinic e 4 per l’ex Cagliari. Pirlo invece (tanto per cambiare…) rimane il fulcro del gioco bianconero con la bellezza di ben 68 passaggi completati! Quasi il doppio del leccese più preciso nei servizi, Tomovic a quota 42. Una bella sorpresa invece viene dal dato riguardante i palloni recuperati. Ne ha ripresi più di tutti, Massimo Oddo, a conferma della rigenerazione dell’ex milanista. Dunque una vittoria non di sicuro schiacciante quella dei bianconeri, ma comunque meritata. L’incertezza sul risultato si è portata avanti soprattutto, come dimostrano i dati, a causa dell’imprecisione sotto porta delle punte bianconere.