E’ notte di Champions League per la Juventus che dopo il pareggio a Stamford Bridge contro i campioni d’Europa del Chelsea affronta una partita importantissima: contro lo Shakhtar Donetks di Mircea Lucescu bisogna vincere per indirizzare al meglio il girone eliminatorio, così che la trasferta in Ucraina non diventi poi uno spareggio da dentro o fuori. Dall’altra parte la formazione di Donetsk (una coppa UEFA vinta nel 2009) ha vinto la prima partita e vuole proseguire la striscia di imbattibili che dura da 25 partite. E’ una squadra ostica e ben organizzata, come ci ha ricordato l’ex Cristiano Lucarelli (clicca qui per l’intervista esclusiva); la Juventus però ha le armi per fare suo l’ìncontro, soprattutto se sarà quella aggressiva e micidiale vista contro la Roma. E’ l’esordio europeo per lo Juventus Stadium: la speranza è che porti bene.



“Conte sta con la squadra tutta la settimana: allena, dice tutto degli avversari, è sempre presente”. E potrebbe essere in panchina prima del previsto: oggi il Tnas potrebbe decidere per una riduzione della squalifica a 4 mesi. Nell’attesa, come al solito è Massimo Carrera a parlare in conferenza stampa: “Lo Shakhtar ha tanti brasiliani, è una squadra tecnica e brava nelle ripartente e con la palla. Ma noi abbiamo preso le giuste contromisure, sappiamo cosa fare: aggrediremo dal primo minuto”. Sulla formazione sembra ci siano pochi dubbi: tornano tutti i titolari, cioè quelli che hanno pareggiato a Londra, con l’unico dubbio riguardante come sempre il partner di Vucinic (che ha compiuto ieri 29 anni e ha chiamato la gente a riempire lo stadio). Contro la Roma ha giocato Matri: “Ma non è stata una scelta legata alla partita di Champions”, spiega Carrera, “hanno giocato quelli che ci davano più garanzie”. Così anche Matri ha una possibilità, anzi: per il momento è il favorito. Non cambia il resto: Buffon in porta, la difesa sarà composta da Barzagli, Bonucci (che sta bene dopo l’affaticamento di sabato sera) e Chiellini, anche lui presente in conferenza stampa (“Forse qualcuno non conosce lo Shakthar, ma noi sì: hanno giocatori che sarebbero titolari in qualunque squadra europea”). A centrocampo il trio delle meraviglia Vidal-Pirlo-Marchisio con gli esterni che saranno Lichtsteiner e Asamoah.



Solito dubbio anche qui: Caceres o Isla? E poi: Quagliarella o Bendtner? Problema annoso, visto che in Europa non c’è la panchina lunga introdotta in serie A. Dunque, le scelte di conte sembrano virare sull’uruguaiano e sull’ex Napoli, perché Isla potrebbe partire dal primo minuto a Siena, nel prossimo impegno di campionato, e anche Bendtner si giocherà le sue carte in Toscana. Completano la panchina il secondo portiere Storari, Lucio, Giaccherini, Pogba e Giovinco (se giocherà Matri).

Padoin è rientrato in gruppo già contro la Roma; l’unico indisponibile resta Simone Pepe.



 Mircea Lucescu torna in Italia dopo che aveva eliminato la Roma agli ottavi del 2011: e proprio dalla Roma è partito per presentare la sfida di stasera: “Ho fatto vedere ai miei ragazzi la partita di sabato, e ho detto loro: ‘Non si può giocare contro la Juventus lasciandoli liberi’: noi non li affronteremo così”. Il rumeno conosce benissimo il calcio italiano e dice che “non si cambia organizzazione di gioco in funzione di stadio e avversario. Noi non possiamo farlo, ma nemmeno loro. La Juventus è fortissima, ma non è perfetta, e noi vogliamo individuare l’antidoto giusto”. Uno di questi dovrà riguardare Andrea Pirlo: “L’ho lanciato quando aveva 16 anni, poi l’ho ritrovato all’Inter: merita il Pallone d’Oro. Ma non c’è solo lui: la spina dorsale è fantastica, corrono come due squadre, sono determinati. Se non sono i più forti in Europa ci manca poco”. Forse solo scaramanzia per Lucescu, che punta sul 4-2-3-1 con Pyatov in porta e la spinta dei due terzini Srna e Rat. Centrali Kucher e Rakitskiy, da anni è la stessa difesa. A centrocampo le geometrie di Fernandinho unite all’interdizione di Hubschman, nazionale ceco; le tre mezzepunte saranno Mkhitaryan, Willian e Ilsinho, Luiz Adriano davanti.

Dovrebbe partire dalla panchina Douglas Costa, cercato anche dal Napoli nel corso dell’estate, e che rimane un’idea di De Laurentiis. Insieme a lui il secondo portiere Kanibolotskiy, Shevchuk, Stepanenko, Alex Tezeira, Devic e Eduardo Da Silva, ex attaccante dell’Arsenal.

Fuori solo Chygrynskiy, che ha giocato un anno a Barcellona prima di fare ritorno in patria.

 

 

Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Vucinic. All. Carrera (Conte squalificato)

A disp: Storari, Lucio, Caceres, Pogba, Giaccherini, Giovinco, Quagliarella

Squalificati:

Indisponibili: Pepe

Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Rat; Fernandinho, Hubschman; Mkhitaryan, Willian, Ilsinho; Luiz Adriano. All. Lucescu

A disp: Kanibolotskiy, Shevchuk, Stepanenko, Alex Texeira, Douglas Costa, Devic, Eduardo

Squalificati:

Indisponibili: Chygrynskiy

 

Arbitro: Nijhuis (Olanda)

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