Oggi è stato un giorno importante per Antonio Conte. Il tecnico bianconero, presente a Vinovo per preparare al meglio il match contro lo Shakhtar Donetsk di Champions League, vuole assolutamente ritornare in panchina a seguito della squalifica per 10 mesi inflitta dalla Giustizia Sportiva in merito allo scandalo del Calcioscommesse. Conte ha impugnato la sentenza ed è arrivato fino al Tnas, Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, per il proscioglimento totale dalle accuse; in caso non si arrivi fino a questo punto, si cerca almeno una riduzione della squalifica. In questi giorni si è parlato di un possibile sconto della pena da parte del Tnas che oggi ha deciso di rinviare la propria decisione che avverrà entro il 7 ottobre. Questo, alla luce della mancata conciliazione tra i legali di Conte (capitanati dall’Avvocato Giulia Bongiorno) e quelli della Figc che sperano nella conferma delle sentenze di primo e secondo grado. Nessuno si aspettava un accordo tra i legali del tecnico salentino e la Figc; a questo punto tutto è nelle mani dell’arbitrato che dovrà decidere il futuro sportivo di Conte in questa stagione. Per capire meglio la situazione attuale di Conte abbiamo intervistato l’avvocato sportivo Matteo Pozzi, che in esclusiva a Ilsussidiario.netha spiegato il perché della mancata conciliazione tra le due parti.



Avvocato, perché è stata tentata la via della conciliazione tra i legali di Conte e la Figc? La conciliazione è una procedura standard che avviene prima della sentenza dell’arbitrato. E’ un po’ come nel caso di divorzio: si tenta di arrivare ad un accordo tra le parti. In caso di esito positivo si esegue un verbale di conciliazione.



Sorpreso dal negativo esito della conciliazione? Assolutamente no, anche perché in precedenza le parti hanno dimostrato di essere completamente distanti da un accordo, e in particolare in due occasioni.

Quali? In primis il mancato patteggiamento dei legali di Conte dinanzia alla proposta della Corte Federale. Mentre nel secondo grado, ovvero dinanzi alla Corte di Giustizia Federale, la Figc ha ritenuto di aver già concesso a Conte uno sconto importante togliendo i capi d’accusa per quanto riguarda una delle due partite incriminate.

La mancata conciliazione può avere effetti nella sentenza dell’arbitrato?



No, perché la conciliazione è stato un tentativo per trovare un accordo evitando la sentenza dell’arbitrato ma non sono strettamente collegate le due cose.

Si parla di un possibile sconto della pena… Dipende che tipo di sconto ci sarà. Non credo ad uno sconto totale, altrimenti si andrebbe a stravolgere completamente la sentenza emessa nei primi due gradi di giudizio. 

Se il Tnas dovesse confermare la squalifica di Conte ci sarebbero altri gradi di giudizio? Assolutamente no, perché il Tnas è l’ultimo grado di giudizio per quanto riguarda il calcio e non credo che la Juventus abbia voglia di arrivare fino al Tar.

Perché? Neanche in occasione di Calciopoli è arrivata fino al Tar, quindi…

 

(Claudio Ruggieri)