Dopo aver battuto il Napoli e aver dato il là a quella che potrebbe essere una fuga scudetto, la Juventus torna a giocare in Champions League dove la situazione non è scintillante come in serie A. I bianconeri hanno pareggiato le prime due partite e hanno la necessità assoluta di fare sei punti contro i danesi del Nordsjaelland (come del resto da previsioni) per arrivare alle ultime due partite – che saranno decisive – da una posizione di vantaggio o comunque di speranza. I campioni di Danimarca non hanno grosse pretese: per loro è già tanto essere qui. Tuttavia, il fatto di ospitare la Juventus (si giocherà a Copenhagen e non a Farum, poichè lo stadio è troppo piccolo) è un motivo di vanto e orgoglio, e proprio la serenità mentale potrà essere un propellente niente male per le gambe degli avversari dei campioni d’Italia, che viceversa sanno di non poter sbagliare. Come noto, Nicklas Bendtner fa parte dallo scorso agosto della rosa della Juventus: ma non ha mai giocato nel campionato danese. Arbitrerà il tedesco Denitz Aytekin.



Attenzione ai danesi: prima di cadere contro il Chelsea nel turno precedente, il Nordsjaelland non perdeva in casa da 12 partite (un 1-2 contro il Brondby). In squadra c’è il figlio di Michael Laudrup, ex calciatore della Juventus e attuale allenatore dello Swansea: Andreas è un attaccante, spesso in panchina (ma domani potrebbe giocare). Anche i danesi hanno avuto i loro nazionali: ben nove hanno preso parte alle partite di qualificazione ai Mondiali del 2014. Come formazione, Hjulmand non si dovrebbe ricredere rispetto al 4-2-3-1 che ha sempre utilizzato. I danesi cercano ancora il primo gol alla loro prima apparizione assoluta in Champions League (ne hanno quattro tra UEFA ed Europa League). In porta Jasper Hanses con linea difensiva composta dai terzini Parkhurst (nazionale americano) e Mtiliga come terzini, Okore e Runje al centro. Adu e Stokholm in mediana, con Laudrup e John ad affiancare il trequartista Lorentzen che agirà dietro l’unica punta Nordstrand. Stokholm era titolare in Italia-Danimarca dello scorso martedi, erano presenti anche Lorentzen (partito dalla panchina), Jasper Hansen e Okore (non entrati). 



Conte studia il turnover: le fatiche sono tante, la rosa è altamente competitiva anche nei suoi rincalzi (è stato dimostrato sabato). C’è bisogno di vincere, pertanto l’avversario non sarà sottovalutato con un cambio radicale di formazione; l’allenatore salentino (naturalmente in panchina andrà Alessio) sa bene che non può permettersi di concedere alcuno sconto agli avversari. Sono pronti almeno tre cambi rispetto alla formazione che ha vinto 2-0 contro il Napoli: di sicuro torneranno Buffon e Vucinic, che hanno smaltito i loro problemi. Quasi sicuro poi l’utilizzo di Lucio: al posto di Barzagli come idea della vigilia, ma Bonucci è uscito malconcio dall’ultima gara e chissà che non possa essere lui a riposarsi. Attenzione poi a Isla e Caceres, che scalpitano per un posto sugli esterni: probabile che Asamoah venga risparmiato dopo la botta subita sabato (sempre che recuperi). Ultimo capitolo in attacco: scoccherà finalmente l’ora di Bendtner? Possibile, ma probabilmente nella ripresa: dovrebbe partire Giovinco.



 

J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Adu, Stokholm; A. Laudrup, Lorentzen, John; Nordstrand. All. Hjulman

Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Caceres; Giovinco, Vucinic. All. Alessio (Conte squalificato)

 

Arbitro: Aytekin

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