Una partita per ripartire dopo la sconfitta contro l’Inter, un’occasione per bissare la vittoria contro il Parma. Questo sarà il leit motiv di Pescara-Juventus, partita della dodicesima giornata del campionato in programma allo stadio Adriatico alle 20,45. Bianconeri nonostante la sconfitta contro l’Inter sempre primi in campionato con 28 punti, abruzzesi con 11 punti. Ma le trasferte della Juventus a Pescara non sono mai state facili. Contando solo le gare in serie A il bilancio tra le due squadre è in perfetta parità, con due vittorie per parte e un pareggio. Clamorosa quella della stagione 1992/1993, quando la Juventus reduce dal successo in Coppa Uefa perse con un Pescara ormai retrocesso per 5-1. Un’eventualità che molto difficilmente dovrebbe registrarsi sabato, vista la superiorità tecnica evidente della formazione allenata da Antonio Conte. Ottavio Palladini faceva parte di quella squadra che inflisse un punteggio quasi tennistico alla Juventus. Lui bandiera del Pescara, dove ha trascorso gran parte della sua carriera calcistica. Lo abbiamo sentito proprio per quest’incontro. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Pescara-Juventus: cosa si aspetta da questa gara? Sulla carta non dovrebbe esserci partita, la Juventus è troppo forte, è la squadra più forte del campionato.
Tecnicamente i bianconeri sono nettamente superiori, concorda? Sì, quando sono in forma, quando gira tutta la squadra è difficile fermarli, su questo non c’è niente da dire. Hanno alcuni giocatori di classe straordinaria, come Pirlo e Marchisio, tanto per citarne alcuni.
Conterà il fatto che la Juventus arriva dalla prima sconfitta dopi 49 partite? Sicuramente, ci sarà tanta voglia di riscatto da parte della Juventus, che potrebbe condizionare questa partita in senso positivo per i bianconeri.
Il Pescara però viene dalla bella vittoria contro il Parma e sembra in ripresa… Il Pescara ha disputato una bella partita contro il Parma. Sta facendo bene in campionato, ha tanti giovani, sinceramente mi aspettavo anche che ottenesse meno punti in classifica.
Quindi per ora la squadra la sta soddisfacendo? Ha 11 punti, più di Bologna e Palermo che sulla carta sarebbero superiori. Non capisco in questo senso le contestazioni di una certa parte della tifoseria verso Stroppa e verso la società.
Torniamo a Pescara-Juventus: dove si deciderà questo match?
Dipenderà dall’estro di alcuni giocatori chiave della Juventus e dal cuore, dalla grinta che il Pescara metterà in quest’incontro per ribaltare un pronostico sfavorevole. Poi potrebbe essere importante anche il tifo, il calore del pubblico dello stadio Adriatico.
Lei fu protagonista di un Pescara-Juventus finito 5-1 nel 1993. Cosa ricorda di quell’incontro? Tanto. Eravamo già retrocessi, ma giocammo con orgoglio mettendo in difficoltà la Juventus che era reduce dalla vittoria in Coppa Uefa. La surclassammo nettamente, infliggendole un punteggio incredibile.
E’ possibile che il risultato si possa ripetere? Difficile, sinceramente: i bianconeri sono favoriti. Però, proprio quel 5-1 dimostra che nel calcio tutto è possibile, e talvolta la squadra più debole può avere il sopravvento. La mia speranza è questa: non posso che tifare Pescara, dopo gran parte della carriera passata nella squadra abruzzese.
(Franco Vittadini)