Dopo la costruzione dello stadio di proprietà la Juventus mira a riqualificare la zona della Continassa, area adiacente allo stadio, per dotarsi di una nuova sede per la società e di diverse strutture tra cui un nuovo centro sportivo. Insomma, la società di corso Galileo Ferraris incarna sempre di più l’innovazione economica nel calcio italiano come ricordato dal presidente Andrea Agnelli nell’ultima assemblea azionisti di ottobre: “La Juventus ha sempre promosso i principali cambiamenti nel mondo del calcio”. Mentre la società programma una robusta crescita in termini patrimoniali non tutti i tifosi bianconeri stanno a guardare, ma attraverso la rete cercano di suggerire un migliore utilizzo degli strumenti a disposizione. E’ il caso del team di ju29ro, gruppo di analisi nato con l’obiettivo di smascherare i lati ambigui e le verità nascoste dello scandalo di calciopoli, che tramite uno dei suoi componenti, Nino Ori, ha esposto il 26 ottobre scorso al Lingotto di Torino un’interessante idea che potrebbe presto modificare la vita quotidiana di milioni di tifosi. Ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Nino Ori, 55enne della provincia di Torino membro del team ju29ro fin dalla sua fondazione cercando di comprendere al meglio la sua idea…
Con questa intervista vorremmo cercare di approfondire la vostra idea sul trasferimento in chiaro di Juventus Channel sul digitale terrestre… Da cosa nasce? In Italia i tifosi bianconeri sono circa il 30% del popolo appassionato al mondo del pallone. Il resto è composto da un buon 70% che non è solo tifoso di un’altra squadra, ma nella maggior parte dei casi si professa anti-juventina. Fu questo sentimento popolare a partorire, o meglio, contribuire alla giustizia sommaria prodotta da calciopoli. Inoltre, la pressione mediatica nei confronti della Juventus 6 anni dopo lo scandalo non si è attenuata, anzi. Di fronte a questo scenario attuale non è utile affatto prestarsi a processi improvvisati nei media, occorre piuttosto far sentire la propria voce sugli strumenti già a disposizione. È evidente che uno strumento come Juve Channel sia ora utilizzato solo parzialmente rispetto al suo potenziale.
Perchè a suo parere l’attuale impianto di Juventus Channel è inadeguato? Dunque, attualmente gli abbonati a Juve Channel (presente sulla piattaforma di Sky) sono circa 40 mila, i quali pagano in media 100 euro all’anno. Il ritorno economico alla società bianconera è di circa 4 milioni lordi all’anno, una cifra a mio parare non irrinunciabile.
Il servizio offerto attualmente da Juve Channel non pare soddisfare i tifosi abbonati… Ben detto, basti pensare al semplice fatto che fin dall’arrivo di mister Conte gli abbonati non possono più assistere agli allenamenti. L’informazione amio avviso non è eccellente e inoltre, va ricordato che circa un anno fa Rai Trade intervenne per “salvare” i dipendenti di Juve Channel dal licenziamento. Attualmente è quindi lampante di come questo sia uno strumento mal utilizzato che anzi rischia di chiudere in breve tempo.
In che modo si tradurrebbe un utilizzo più efficace di questo strumento? La nostra idea è quella di trasferire Juve Channel sulla tv in chiaro, quindi visibile sul digitale terrestre e sulla tv satellitare e perché no accompagnarlo da un servizio streaming che la renda visibile anche su tablet e smartphone. Questa metamorfosi andrebbe incontro alle richieste dei tifosi e della società.
Cioè?
I tifosi bianconeri sono spesso, a mio avviso, costretti ad assistere in tv ad analisi soggettive che frequentemente disinformano sui fatti giudiziari o sminuiscono le azioni sul campo della Juventus. E il tifoso juventino non vede l’ora di trovare nei media un canale che lo informi in maniera sintetica e chiara delle gesta della squadra. Questa dovrebbe essere la voce ufficiale della società e dovrebbe essere decantata da opinionisti competenti e formati così da generare nei tifosi un’informazione completa e oggettiva. Questa sarà la voce ufficiale della Juventus.
Per quanto riguarda invece il fattore economico? Sarebbe una svolta vincente? Assolutamente sì. La Juventus è una società quotata in borsa. È quindi suo dovere proteggere il proprio brand. Nell’ultimo periodo tutti noi abbiamo assistito a molti esempi negativi in tal senso. Inoltre, una tv in chiaro dispone di un pubblico sicuramente maggiore rispetto a una a pagamento. Quindi anche l’attrattiva che svilupperebbe verso la pubblicità sarebbe di certo di gran livello. Senza dimenticare che una nuova emittente televisiva gratis potrebbe essere pubblicizzata dalla stessa Juventus. Immaginate ad esempio continui spot sui tabelloni dello stadium o sul sito ufficiale. Si potrebbe anche sfruttare giornali vicini per far ciò (tuttosport, Hurrà Juventus, ecc…). Insomma, i mezzi a disposizione sono davvero molti…
Quindi progressivamente si potrebbero coprire tranquillamente i costi iniziali? Sì. Nel lungo periodo oltre a un’efficace tattica difensiva del brand Juve, la società potrebbe sicuramente ricavarne degli utili.
Lei e il suo team di ju29ro continuerete a farvi sentire in questa interessante iniziativa?
Certo. Noi dopo il nostro intervento all’assemblea azionisti abbiamo pubblicato circa 7 articoli su ju29ro.com. Tra l’altro sono molti i siti e i forum bianconeri che ne hanno discusso esprimendo giudizi positivi.
È ottimista per la concretizzazione di questa iniziativa? In assemblea azionisti ci è stato risposto chiaramente che considerando la questione lievitata in Juve Channel un anno fa, ormai su questo tema ha una grossa voce in capitolo la Rai. Ciò nonostante la nostra idea è passata e in società per forza di cose presto o tardi ne discuteranno. I tempi saranno lunghi lo sappiamo, ma questa via va presa in seria considerazione perché andrebbe di pari passo con la fidelizzazione e il legame che pian piano la Juventus sta creando con i propri tifosi attraverso i social media. Io e il team di ju29ro siamo disponibili a esplicitare anche in sede le nostre idee per concretizzare questa iniziativa.
(Francesco Davide Zaza)