Grande vittoria della Juventus che schianta il Chelsea campione d’Europa con un netto e meritato 3-0, firmato dai gol di Fabio Quagliarella, Arturo Vidal e Sebastian Giovinco. Ora la Juventus è seconda nel girone E di Champions League, con due punti di vantaggio sul Chelsea (9 a 7): per qualificarsi agli ottavi ai bianconeri basterà pareggiare in Ucraina contro il pur insidioso Shakther Donetsk. Che dal canto suo ha battuto gli svedesi del Nordsjaelland per 5-2 e ha conquistato la qualificazione con un turno d’anticipo. Il dominio della Juventus è stato netto soprattutto nel primo tempo: il Chelsea ha raccolto due ottime occasione ma entrambe in contropiede, globalmente i bianconeri hanno mantenuto iniziativa costante cercando di penetrare il fortino avversario sia dalle fasce, che Lichtsteiner e Asamoah solcavano scatenati, che dal centro, dove si è concretizzata spesso una superiorità numerica a favore. Giocando senza punte di ruolo infatti Di Matteo ha dovuto chiedere un maggiore impegno offensivo ai quattro uomini d’attacco, Azpilicueta, Oscar, Mata e Hazard, che hanno spesso lasciato buchi nella metacampo difensiva che i soli Mikel e Ramires non potevano colmare da soli. Anche perché spesso Vucinic si abbassava ad offrire un appoggio ai tre centrali di centrocampo, che a turno potevano dal canto loro fiondarsi negli spazi liberati dal montenegrino. La Juventus ha corso più Chelsea e ha tenuto meglio il pallone anche se di meno, come risulta dalla statistica finale del possesso palla che recita 53% per il Chelsea e 48% per i bianconeri. Ciò è dovuto anche al fatto che nel secondo tempo la Juventus ha vissuto una fase di relativo “riposo”, arretrando il baricentro e resistendo senza troppi patemi alla spinta del Chelsea. Che la Juventus abbia cercato maggiormente le zone laterali lo dice il dato dei cross, che la fischio finale sono 17 per il Chelsea e ben 27 per la Juventus. La superiorità complessiva è invece testimoniata dal numero di occasioni create, come sempre molto alto per la Juvnetus, che ha calciato 21 volte di cui 13 in porta, e più stringato per i Blues che hanno centrato la porta di Buffon solo due volte su 7 tentativi. Altro dato molto significativo, accumulato soprattutto nei primi 45′, è quello della supremazia territoriale, ovvero la percentuale di tempo trascorso nella metacampo avversaria: 60% per la Juventus, che ha trascorso larghi tratti del match completamente all’attacco, e 53% per il Chelsea. 21 dribbling totali per il Chelsea, distribuiti più o meno equamente tra gli uomini più fantasiosi (i vari Oscar, Hazard e Mata) e solo 11 per la Juve, che ha spesso preferito far girare la palla e coinvolgere più uomini nell’azione d’attacco, se non verticalizzare velocemente quando possibile. 10-5 il conto dei corner a favore dell’undici di Alessio.
I GOL – 1-0 al 38’pt: attacca la Juventus e Pirlo porta palla oltre la metacarpo. Giunto alla trequarti il centrocampista bresciano accelera, vede lo spazio per la conclusione e libera il destro rasoterra, Cech si sdraia e sembra sulla traiettoria ma al limite dell’area Quagliarella devia volontariamente d’interno sinistro, modificando la direzione del pallone che rotola in rete spiazzando il portiere del Chelsea. 2-0 al 16’st: azione della Juventus verso la fascia mancina. Pirlo indirizza il pallone in avanti verso Vucinic, che si allarga sulla sinistra, resiste alla pressione di Cahill e riesce a girare per l’accorrente Asamoah, che brucia sullo scatto Ivanovic e s’impossesso del pallone sul lato mancino dell’area; a questo punto il ghanese vede Quagliarella in area ma passa il pallone orizzontalmente, verso Vidal che sopraggiunge di gran carriera; la difesa del Chelsea è schiacciata e il cileno ha tempo e spazio per battere a rete col destro, il tiro indirizzato sul palo lungo viene deviato dalla scivolata di Rmires che ancora una volta spiazza Petr Cech. 3-0 al 46’st: il Chelsea attacca alla disperata e si riversa in avanti, ma la difesa della Juventus ribatte ogni pallone. Un rilancio viene raccolto da Vidal, che immediatamente verticalizza per Giovinco; l’attaccante è bravo a scattare in mezzo a David Luiz ed Ashley Cole e a freddare l’uscita di Cech, che abbandona la porta incontro a lui; tocco d’esterno destro e palla che rotola sin alla rete sguarinita, mentre Giovinco si leva la maglietta e va a raccogliere la gioia di quei tifosi che solo sabato lo avevano fischiato.
A fine partita SkySport ha raccolto le dichiarazioni di Gianluigi Buffon, portiere della Juventus ancora una volta imbattuto: “Notte bella come altre che ho vissuto con questa squadra. Quando riesci a dare una prova così convincente dai un grande segnale all’Europa, anche per quanto riguarda l’Italia. Più che timori avevamo le nostre certezze, ma il turno dobbiamo ancora passarlo. Abbiamo vinto sotto tutti i punti di vista: della fame, dell’organizzazione, del gioco, della freschezza atletica e anche degli episodi perché c’è stata qualche situazione in cui pur dominando abbiamo rischiato di compromettere tutto“. Ecco anche il commento di Fabio Quagliarella, sempre ai microfoni di SkySport: “Ho deviato il tiro di Pirlo come ho fatto con quello di Vidal contro la Lazio, per fortuna è andata diversamente. Per me oggi era la terza partita da titolare: era quasi due anni che non accadeva ma il mister è stato chiaro: i cinque attaccanti li fa ruotare tutti. La soddisfazione è maggiore perché era una partita importante per la storia del club e c’era tanta adrenalina“. Ecco infine il commento di Angelo Alessio, allenatore della Juventus: “Gli attaccanti si scelgono di volta in volta anche analizzando l’avversario, a seconda di questioni tattiche o di forma fisica. Avevamo preparato questo tipo di partita con pressing alto, rispetto allo Shakhtar ci ha agevolato il fatto che il Chelsea ha giocato senza punta di ruolo. Voglio fare i complimenti a tutta la squadra e ringraziare il pubblico”.