Ci siamo, la partita più attesa di questo inizio di campionato è alle porte. Juventus-Inter: mai un incrocio banale, figurarsi quest’anno che c’è in gioco la classifica. La Juventus insegue l’allungo e nuovi record: l’imbattibilità del Milan di Capello è a pochi passi (49 gare senza sconfitte, ne mancano altre nove per riscrivere la storia). L’Inter invece si sta riscoprendo protagonista dopo due anni di anonimato, da Benitez ad Stramaccioni passando per Leonardo, Gasperini e Ranieri. La classifica prima del big match dice: Juventus 28 punti, Inter 24. E’ chiaro che una vittoria darebbe ai nerazzurri un entusiasmo straordinario: d’altro canto la Juventus parte favorita, in virtù del dominio nazionale consolidato nelle prime dieci giornate del nuovo campionato. Come al solito Juventus-Inter offre molti spunti di natura tecnica e polemica. I bianconeri stanno scoprendo Paul Pogba, giovane centrocampista strappato in estate al Manchester United, protagonista con due gol e prestazioni di spessore a dispetto dei diciannove anni. Ultimamente non sono mancate le contestazioni, relative alla recente vittoria di Catania influenzata da decisioni arbitrali controverse. L’Inter invece sta mostrando una solidità di squadra interessante, che gli ha permesso di scrivere otto vittorie consecutive tra campionato ed Europa League e scavalcare il Napoli al secondo posto. Per introdurci a Juventus-Inter ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Luciano Moggi, storico ex direttore generale bianconero attualmente opinionista televisivo. Ecco le sue impressioni sul prossimo derby d’Italia.



Sta esplodendo Paul Pogba: ha sorpreso anche lei? Lo utilizzerebbe dall’inizio anche contro l’Inter? Non esageriamo, però certamente è un giovane che ha tutte le carte in regola per diventare un campione, su questo non c’è dubbio. E’ un centrocampista che ha facilità d’inserimento in zona gol: va coltivato. Il problema di Conte sarà anche la scelta tra i centrocampisti, ma non credo che toglierà Marchisio o Vidal per far giocare Pogba.



L’Inter sembra in un buon periodo di forma: qual è la qualità maggiore che sta vedendo nella squadra nerazzurra? Già prima che iniziasse il campionato dissi che l’Inter poteva essere una rivale della Juventus, e mi sembra che siamo su questa falsariga. L’Inter ha dalla sua una grande esperienza in alcuni giocatori, e buone qualità emergenti in altri. Milito ha ripreso a segnare e questo è importantissimo per loro.

E Cassano? Fino ad ora ha offerto un rendimento molto soddisfacente. Quando ha voglia di giocare è un campione, che non si discute.

In sede di pronostico se la sente di sbilanciarsi? E’ una partita molto difficile da prevedere. Si può dire che possono vincere entrambe, ma è tutto da vedere. Saranno gli episodi più o meno fortunati che condizioneranno l’esito del match.



L’Inter è stata definita provinciale, cosa che ha indispettito un pò Stramaccioni: cosa ne pensa? A volte l’Inter si è chiusa in difesa aspettando di colpire con contropiede veloci: questo si può definire gioco provinciale, ma non necessariamente un male. Basti pensare al calcio di una volta, dove così si vincevano gli scudetti, penso ad esempio a Nereo Rocco. E’ un discorso che si fa anche in base ai giocatori che si hanno: in questo senso non credo che questa Inter si possa definire provinciale.

Juventus-Inter è sempre a rischio polemiche: quelle di Catania sono ancora fresche… Non capisco tutto il clamore che è stato fatto dopo quella partita. Effettivamente ci sono stati errori clamorosi a favore della Juventus, ma molto meno si è parlato del gol che ha permesso all’Inter di battere la Sampdoria, viziato da un fuorigioco. Questa è una cosa strana.

In che senso?

Si fa di tutto e di più per evidenziare le dinamiche favorevoli alla Juventus: l’Inter poteva anche pareggiare l’ultima gara ma non si è detto niente. solo Garrone ha manifestato apertamente il suo fastidio. E’ una preparazione non giusta di Juventus-Inter.

Lei ha vissuto tanti Juventus-Inter negli anni passati: qual è il ricordo più piacevole legato a questa sfida? Nel marzo 2003, sognai prima della partita che avremmo vinto 3-0. Lo dissi come battuta, poi il risultato si avverò sul campo, difatti vennero tutti a chiedermi cosa avrei sognato per la partita successiva. Quella vittoria mi soddisfo molto perché la Juventus diede dimostrazione di una superiorità notevole sull’Inter (autogol di Guly, Nedved e Del Piero i marcatori, ndr). E’ stata la vittoria più netta contro i nerazzurri.

Riguardo al precedente più discusso, Juventus-Inter del 1998, vuole aggiungere qualcosa alla marea di polemiche e dibattiti che si sono aperti nel tempo? Rimarcherei che quell’anno l’Inter aveva tesserato Recoba in maniera un pò particolare, e per quello andava punita con la retrocessione in serie B. Quindi quella partita poteva anche non essere giocata.

 

(Carlo Necchi)