Domani sera Juventus-Nordsjaelland è un appuntamento fondamentale per il destino europeo della Juventus in questa stagione. L’inizio del gruppo E di Champions League non è stato come il popolo bianconero se lo sarebbe aspettato, con tre pareggi nelle tre partite d’andata. Risultati in calando, perchè se l’esordio a Stamford Bridge contro il Chelsea era stato positivo, la prestazione contro lo Shakhtar Donetsk non era stata all’altezza, e infine il pareggio in Danimarca è stato francamente una delusione. Ora la situazione è molto semplice: allo Juventus Stadium la formazione bianconera dovrà vincere per continuare a puntare alla qualificazione agli ottavi di finale. Altrimenti, le prospettive si ridurrebbero alla Europa League – e sarebbe pure giusto così. In casa contro la squadra più debole del girone bisogna vincere, e possibilmente anche convincere, in modo da spazzare via i dubbi che sono sorti nelle ultime non brillanti prestazioni, coronate dalla perdita dell’imbattibilità proprio contro la grande rivale Inter. Il Nordsjaelland avrà dalla sua parte la grande serenità: giocare a Torino per loro è una festa e un orgoglio, anche se naturalmente non potranno più contare sull’effetto a sorpresa, e di certo si troveranno di fronte una Juventus affamata.



La prima notizia ufficiale sulla formazione bianconera è arrivata dalla conferenza stampa di Angelo Alessio, accompagnato da leonardo Bonucci. Il vice di Antonio Conte ha infatti annunciato che in attacco giocherà da titolare Alessandro Matri, con al fianco uno tra Quagliarella e Giovinco. Il napoletano probabilmente è favorito, ma certamente l’attacco è il ‘tormentone’ bianconero in questo periodo: le punte segnano troppo poco, ed è questo il limite principale della Juventus, pagato sia in Champions League sia sabato contro l’Inter. I bianconeri devono infatti interrompere l’incredibile striscia di nove pareggi consecutivi nelle competizioni Uefa, anche se l’unico precedente casalingo con una squadra danese è finito proprio con il segno X (ma dopo un perentorio 4-1 in trasferta all’andata, Coppa Campioni 1982/83). A centrocampo torna titolare a furor di popolo l’astro nascente Pogba.



Per la piccola formazione danese il pareggio dell’andata è stato un risultato davvero storico. La Juventus ritroverà al centro dell’attacco del Nordsjaelland l’autore del primo gol della squadra di Farum in Champions League, Beckmann. Il figlio d’arte Laudrup invece partirà dalla panchina nella città che vide protagonista il padre Michael dal 1985 al 1989 (prima ancora della sua nascita). L’altro nome più interessante della compagine nordica è il difensore Okore, che naturalmente sarà tra i titolari.

 

Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Pogba, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Quagliarella. All. Alessio (Conte squalificato).



A disp.: Storari, Lucio, Lichtsteiner, Vidal, Giaccherini, Giovinco, Bendtner.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Vucinic.

J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mitliga; Adu, Stokholm; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann. All. Hjulmand.

A disp.:  Villadsen, Gundelach, Ticinovic, Petry, Laudrup, Christiansen, Nordstrand.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: nessuno.

 

Arbitro: Stavrev (Macedonia).

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