Partita da vincere senza alcuna discussione per la Juventus: questa sera a Torino arriva il Nordsjaelland che all’andata, a Copenhagen, ha costretto i bianconeri al nono pareggio consecutivo nelle coppe europee e soprattutto ha decisamente complicato il cammino dei campioni d’Italia nel gruppo E di Champions League, guidato dallo Shakhtar Donetsk con 7 punti, seguito dal Chelsea a quota 4. La Juventus di punti ne ha 3: non c’è alternativa, la squadra di Antonio Conte ha bisogno dei tre punti se non vuole trovarsi a dover lottare per un posto in Europa League, che sarebbe comunque un fallimento. Il Nordsjaelland invece arriva in Italia avendo segnato il primo gol in Champions League e con un punto in saccoccia: l’Europa League sarebbe un traguardo storico, più probabile che i danesi proveranno a strappare un pareggio per l’onore e la storia del club. Dovessero poi vincere, si lancerebbero addirittura in ottica ottavi di finale.
“Giocherà sicuramente Matri”, così Angelo Alessio in conferenza stampa. “Vedremo poi se con Quagliarella e Giovinco”. Sarà la Formica Atomica a fare coppia con l’ex attaccante del Cagliari, che ritrova il campo dopo averlo visto poco negli ultimi impegni. Non sono mancate le domande sull’Inter, su Tagliavento, su come la sconfitta potrebbe influire sul morale della squadra. Alessio e Leonardo Bonucci sono tornati sulla sfida stuzzicati dai giornalisti, poi si sono concentrati sulla partita: “E’ da vincere, e per questo andremo in campo determinati e cattivi per fare il nostro risultato”. Gli fa eco Bonucci: “Se arriviamo da tre pareggi l’obiettivo è solo la vittoria, ma la Juventus va in campo per vincere sempre e comunque, a maggior ragione questa sera in cui culliamo il sogno degli ottavi di finale”.
Ci sono dei dubbi di formazione, ma solo sulla carta: qualche carta se la gioca Lucio, ma a ragion veduta Conte e Alessio dovrebbero scegliere gli stessi undici che hanno perso contro l’Inter, a parte Matri che prende il posto di Vucinic, ancora dolorante per la botta subita sabato sera ma comunque aggregato al gruppo. In porta quindi va Buffon in porta con la difesa composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini; a centrocampo Lichtsteiner e Asamoah anche se Isla, che è più offensivo dello svizzero, ha le sue possibilità, anche per dare un segnale alla squadra e per aumentare la spinta. Non si muovono invece Vidal, Pirlo e Marchisio: Alessio ha spiegato bene che “Pogba ha 19 anni, è di grande prospettiva, ha fatto bene e crediamo in lui, ma ha davanti questi giocatori. Conte sa come deve crescere e sa come farlo crescere”. Davanti come detto Matri e Giovinco, a meno che non si decida per inserire Quagliarella all’ultimo.
In Europa c’è la panchina “corta”: si siedono Storari, Isla (o Lichtsteiner), Lucio, Pogba, Giaccherini, Quagliarella e Nicklas Bendtner, il cui minutaggio è aumentato anche se questa sera non giocherà in coppia con Matri; potrebbe trovare spazio nella ripresa. Vucinic è in forse: Conte potrebbe comunque decidere di inserirlo nei 18, per ogni evenienza.
Si è fermato ancora Pepe: dovrebbe comunque recuperare per Pescara.
I danesi sono arrivati a Torino tranquilli: per loro, il punto conquistato in Danimarca è già un successo. Sentite però cosa dice Hjulmand: “Psicologicamente siamo messi meglio noi. La Juventus è obbligata a vincere, certo sono abituati a essere sotto stress ma se dovessero faticare a sbloccare la gara sarebbero in una condizione delicata. Questo può darci una mano”. Dunque, il Nordsjaelland ci crede. “Loro saranno subito aggressivi, e allora noi dovremo resistere al forcing e provare a combattere”. Lo segue a ruota Stokholm, uno dei nazionali del gruppo: “La Juventus ha pressione, noi siamo più spensierati. Sarà dura ma ci proveremo. Della Juventus temiamo soprattutto Pirlo che è l’uomo chiave, ma di giocatori forti ce ne sono parecchi”.
E’ ancora 4-2-3-1 per Hjulmand, che rispetto all’andata di Copenhagen dovrebbe riproporre quasi lo stesso undici. In porta l’ottimo Jasper Hansen, autore di parate importanti 15 giorni fa; difesa con Parkhurst e Mtiliga terzini, Okore e Runje al centro (il primo ha fatto tanta impressione per il senso della posizione e la forza fisica). Mediana composta da Adu e Stokholm, la linea delle mezzepunte dovrebbe prevedere l’utliizzo di A. Christiansen e John sugli esterni con Lorentzen a supporto dell’unica punta Beckmann, autore della punizione-gol di Copenhagen.
Stavolta Anders Laudrup, il figlio dell’ex juventino Miki, va in panchina: insieme a lui il secondo portiere Villadsen, S. Christiansen, Nordstrand, Gundelach, Ticinovic e Petry.
Hjulmand ha tutta la rosa a disposizione: Mtiliga e Runje sono diffidati.
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Giovinco. All. Alessio (Conte squalificato)
A disp: Storari, Lucio, Isla, Pogba, Giaccherini, Bendtner, Quagliarella
Squalificati: –
Indisponibili: Pepe
J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Adu, Stokholm; A. Christiansen, Lorentzen, John; Beckmann. All. Hjulmand
A disp: Villadsen, S. Christiansen, Nordstrand, Gundelach, A. Laudrup, Ticinovic, Petry
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Stavrev (Macedonia)