C’è poco da commetare statisticamente la partita tra Juventus e Nordsjælland. Poche volte c’è stato un dominio così netto nel gioco e, di conseguenza, nei numeri. Innanzitutto dal tabellino del risultato, che recita 4-0 per i bianconeri, senza contare una sfortunata traversa colpita da Matri. Quindi nel possesso palla, nettamente a favore dei piemontesi, che hanno ottenuto il 56% della gestione della sfera. Ben 19 i tiri totali, solo 3 quelli danesi, di cui solo un misero tiro nello specchio a fronte degli 11 tiri bianconeri in porta. 9 corners a 1, 60 attacchi pericolosi contro 20, 11 fuorigioco a 1: insomma, è stata una partita giocata ad una sola porta. Purtroppo, gli juventini superano i danesi anche nel numero degli ammoniti: hanno beccato il giallo infatti sia Marchisio che Pogba, ma nessuno dei due era diffidato. 13 falli commessi dai giocatori della Vecchia Signora, 11 dagli avversari. Singolarmente, il migliore della Juve è sicuramente Marchisio, che segna un gol e corre ovunque, recuperando un’infinità di palloni.
L’uno a zero bianconero arriva al 7′ minuto. Pirlo riceve palla al limite dell’area, e dopo una finta scarica a destra dove si è proposto Isla. Il cileno riceve palla e crossa sul primo palo, dove Marchisio s’inserisce trovando il tap vincente. Il raddoppio arriva grazie a Vidal, che al 23′ tira dal limite ma centra un difensore. La palla resta a Lorentzen, che però si addormenta e non s’avvede del ritorno del cileno, che in scivolata lo anticipa spingendo la palla in porta. Tris di Giovinco, al 37′: la formica atomica riceve palla al vertice destro dell’area di rigore dopo uno splendido disimpegno di Pirlo. Sebastian punta l’avversario, prende la mira e scocca un gran destro che s’infila a fil di palo dalla parte opposta. Poker di Quagliarella, che al 75′ beneficia della spizzata di Matri su corner di Pirlo, avventandosi sulla sfera vagante nell’area piccola e spingendo, anch’egli di testa, la palla in rete.
Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky dopo la vittoria per 4-0 sul Nordsjaelland: “Stasera dovevo proprio svenire per prendere gol – ha esordito in modo scherzoso -. Stasera abbiamo giocato con un buon piglio anche se l’avversaria non era di blasone eccelso, tenere testa alla Juve è dura e questa è stata una risposta importante per noi stessi. Sappiamo che per il passaggio del turno è ancora tutto nelle nostre mani. Se ce la faremo bene, altrimenti andremo in Europa League. Quando hai un girone del genere devi mettere in preventivo che tutto venga deciso all’ultimo minuto dell’ultima partita. Il Chelsea sicuramente ha un’esperienza maggiore, quasi decennale a questi livelli. Lo Shakhtar qualitativamente e come singoli è più imprevedibile, è una brutta bestia da incontrare. Credo che alla fine quello che mi rincuora è che loro pensino la stessa cosa anche della Juve, sicuramente non saranno felici di affrontarci. Al di là della sconfitta dello Shakhtar, credo che ormai si sappia che non sono una squadra materasso”. Così invece Alessio, vice allenatore della Juventus, commenta la vittoria con i danesi del Nordsjælland: “Dobbiamo vincere assolutamente contro il Chelsea e poi giocarcela con lo Shakhtar, non possiamo fare altrimenti – ha esordito ai microfoni di Sky -. Volevamo questa vittoria, c’era tanta rabbia e i ragazzi l’hanno messa subito in campo. E’ stato importante entrare in campo determinati, è mancato solo il gol di Matri in una gara ottima. Il risultato non fa una grinza per quello che abbiamo prodotto in campo. Anche a Copenaghen abbiamo tenuto larghi Asamoah e Isla per l’inserimento degli attaccanti, è un modulo che ci agevola. La sconfitta con l’Inter? Non avevo dubbi sulla risposta positiva stasera da parte della squadra”.