Juventus–Atalanta termina il 3-0. Partita senza storia fin dall’avvio, quando i bianconeri hanno spinto il pedale dell’acceleratore al massimo trovando per ben 3 volte la via del gol. L’espulsione di Manfredini nel primo tempo ha ulteriormente complicato la partita dei bergamaschi. Prestazione di alta qualità quella dei bianconeri che ha portato al raggiungimento della tredicesima vittoria in 17 partite di campionato. Con il successo di oggi la Juventus consolida il proprio primato in classifica arrivando a quota 41 punti, a + 7 dall’Inter seconda, in attesa del posticipo di questa sera che vedrà il Napoli impegnato al San Paolo contro il Bologna. Analizzando i dati che si raccolgono a fine gara si possono leggere i frutti della già conclamata prestazione bianconera. Il possesso palla è a favore della Juve per il 56%. La supremazia territoriale, ovvero il tempo trascorso nella metacampo avversaria, è invece di 16’58’’ per i padroni di casa e 8’33’’ per l’Atalanta. Ciò significa che la Juventus ha attaccato il doppio rispetto all’Atalanta, che però in questo senso è stata penalizzata dall’inferiorità numerica. Nella ripresa la squadra di Conte ha rallentato il ritmo cercando di gestire il risultato, ma la voglia di far bene ha portato alla continua ricerca del gol. A fine gara i dati sui tiri totali e in porta sono eloquenti. I campioni d’Italia hanno tirato complessivamente 23 volte contro i 6 tentativi dell’Atalanta. Per quanto riguarda le conclusioni verso lo specchio, ci si ritrova sul 13-2 per la Juventus. Insomma, una gara a senso unico, come testimoniano i rispettivi indici di pericolosità: 99% per la Juventus, contro il 30% degli ospiti. L’arbitro Massa di Imperia ha arbitrato senza problemi il match interpretando attentamente gli episodi di una partita tutto sommato corretta: solo 8 falli commessi a testa dalle due squadre. Per quanto riguarda le prestazioni individuali, Andrea Pirlo risulta essere il migliore in campo. Il numero 21 della Juventus ha completato 110 passaggi a fine gara (tanto per dare l’idea dell’onnipresenza in campo di Pirlo, il secondo giocatore nella speciale graduatoria dei passaggi riusciti è Arturo Vidal con 54, nemmeno la metà). Giorgio Chiellini invece è stato il miglior recupera-palloni della gara (20). Sebastian Giovinco, nonostante non risulti nel tabellino dei marcatori, è quello che più ci ha provato, con 8 tentativi verso lo specchio difeso da Consigli.



Il successo bianconero matura tutto nel primo tempo. La Juventus sblocca il match dopo 86 secondi. Vucinic chiama e riceve palla sulla trequarti: il montenegrino d’esterno serve Giovinco al suo fianco; il giovane torinese è molto abile a rinculare verso il centrocampo portandosi due uomini dietro, e a verticalizzare per il compagno di reparto che può inserirsi nel varco a sinistra verso l’area. Vucinic controlla sul limite e ha tutto il tempo per mirare sul secondo palo e battere Consigli. La rete del 2-0 arriva al 14esimo. Punizione per la Juventus dai 25 metri, nella fascia centro sinistra della trequarti atalantina. Sul pallone va Pirlo. Il bresciano con un destro a giro scavalca la barriera e trova l’angolo alto alla destra del portiere avversario. Il gol che chiude il match arriva alla mezzora. Chiellini alimenta dalla sinistra la manovra dei padroni di casa. Tocco centrale per Marchisio che riceve sulla tre quarti e a testa bassa carica la conclusione. Destro violento che Consigli non riesce a intercettare e vittoria in cassaforte. Da notare che una deviazione di Lucchini allarga leggermente la traiettoria di Marchisio: il tiro era comunque potente, è difficile stabilire se Consigli avrebbe potuto arrivarci.



Il tecnico della Juventus Antonio Conte è tornato a parlare nella zona mista della Juventus Stadium. Al termine della partita vinta contro l’Atalanta l’allenatore pugliese ha analizzato a Stadio Sprint la gara: “Ottimo approccio da parte nostra contro una squadra che quest’anno è stata un’ammazzagrandi, non era facile. Abbiamo giocato bene e dobbiamo riconoscere il fatto che la Juve gioca bene, è il frutto di quello che facciamo da un anno a questa parte. I ragazzi sono straordinari e hanno voglia sempre di fare belle cose. Per Natale mi regalerei una vittoria contro il Cagliari. Drogba? E’ un vincente ma non c’è niente di assodato in questo scudetto, dovremo fare attenzione. Ai tifosi dico di stare sereni e di ringraziare per i miracoli che facciamo. Non voglio parlare di singoli, ma della squadra in generale anche se abbiamo ottimi giocatori. Non mi permetto di giudicare la posizione del Napoli sul caso scommesse“. Anche Mirko Vucinic ha speso parole d’elogio per la sua squadra: “Abbiamo sbloccato la gara subito e siamo partiti forte, cosa importantissima. Poi è arrivato il secondo gol e dopo siamo stati molto bravi a gestire la partita. La squadra ha giocato bene in tutti gli elementi, quando si segna subito le cose si mettono per il verso giusto sin dall’inizio. Oggi ha funzionato tutto alla perfezione sia in fase difensiva che in quella offensiva. Conte? Ci trasmette grinta e rabbia, la sua presenza in panchina si sente“. Stefano Colantuono ha invece raccontato la sua amarezza per la sconfitta a Sky Sport: “Questa Juventus è forte, ci provi, ma c’è poco da fare. Siamo partiti male subendo subito gol, però fino al 2-0 di Pirlo avevamo creato i presupposti per pareggiare. Siamo andati vicini al gol, sopratutto con Denis, ma contro questa squadra non puoi sbagliare. La chiave per non perdere? Intanto non prendere gol subito, è una squadra che ha grande qualità, oltre al palleggio e alla fisicità. Anche in panchina avevano grandi giocatori. Era difficile venire a fare punti qui. Buffon è stato molto bravo a non subire gol nell’occasione di Denis“. (Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)



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