E’ tempo di primi bilanci in casa Juventus: i bianconeri hanno chiuso il 2012 con il record di punti nell’anno solare (94). Al di là di tutti i discorsi che si possono fare è questo il vero dato che deve preoccupare le avversarie: una squadra che sembrava dispersa in una crisi interna e di risultati è riuscita a risalire la china in pochissimo tempo, portando a casa lo scudetto e centrando l’obiettivo di essere competitiva in Europa (comunque andrà a finire l’avventura in Champions League). Grande merito va ad Antonio Conte, che ha trasmesso la sua grinta e la sua voglia di vincere dalla panchina al campo; ma va citato anche Beppe Marotta, che dopo una sessione di assestamento ha saputo fare grandi cose in sede di trattative: Arturo Vidal a 10 milioni ne vale adesso – almeno – tre volte tanto, Vucinic si è rivelato un top player, Asamoah sembra giocare nella Juventus da anni. E poi ci sono i colpi “minori”: chi pensava che Pogba sarebbe diventato così parte integrante della squadra? Adesso arriva gennaio, e la finestra di riparazione: non che i bianconeri abbiano bisogno di troppi ritocchi, ma è possibile che Marotta decida comunque, su segnalazione di Conte, di fare qualcosa. L’affare Peluso è in via di definizione, ma è in attacco che la Juventus sta pensando di muoversi. In realtà le manovre sembrano riguardare più il mercato di giugno, pur se ci sono un paio di nomi che con qualche sforzo potrebbero arrivare anche adesso. Il riferimento è a Fernando Llorente e Didier Drogba, che per vie diverse sono in partenza dai loro rispettivi club e dunque nel mirino dei bianconeri che puntano a rinforzare il reparto offensivo con giocatori di qualità. A tal proposito Ilsussidiario.net ha contattato in esclusiva Alessandro Canovi, agente FIFA, che però si è detto scettico circa operazioni immediate: “Per Llorente credo si rimanderà tutto a luglio, è difficile convincere un club come l’Athletic Bilbao a venderlo subito. Perchè? I baschi sono orgogliosi”. Va ricordato che la Juventus ha in mano una sorta di accordo con il calciatore: a luglio lo acquisterebbero a parametro zero, diversamente dovrebbero investire almeno 5 milioni di euro. A parametro zero può arrivare subito Didier Drogba, ma qui Canovi fa una considerazione di tipo diverso: “Non so che apporto potrebbe dare; starà via un mese per la Coppa d’Africa, senza parlare dell’ingaggio”. Lo spunto è buono per una considerazione: la Juventus ha davvero bisogno di intervenire per sistemare l’attacco, di investire su un calciatore in più avendo comunque – numericamente – uno dei migliori attacchi in Italia e in Europa? Lo stesso Canovi pone l’accento su questo:
“Io non vedo questa urgenza di intervenire in attacco. E’ un reparto che in qualche modo i gol li fa sempre; del resto non vinci il tuo girone di Champions League se non sei competitivo al 100%. Poi, negli altri reparti hanno top player come Buffon, Pirlo e Marchisio. La Juventus, insomma, è l’unico club che può pianificare il proprio futuro, non ha bisogno di vendere per investire”. Questo per un semplice motivo: “Ha lo stadio di proprietà, e la differenza rispetto alla concorrenza si sta facendo sentire sempre più, al di là del fatto che Conte abbia la squadra più completa”. Dunque dalle parole di Canovi evince una certezza: la Juventus è già forte così, e non c’è il bisogno impellente di intervenire. Certo se dovesse capitare l’occasione Marotta non si tirerebbe indietro, ma il gruppo c’è e funziona. Se ne riparlerà dunque la prossima estate?
(Alessandro Basile)